Duemila prigionieri palestinesi malati nelle carceri israeliane, alcuni in condizioni gravissime

Ramallah – Infopal. Il Centro studi sui detenuti palestinesi riferisce che nelle prigioni israeliane vi sono circa duemila prigionieri palestinesi malati, i quali rappresentano il 25% del totale. Sedici di loro sono malati di cancro in fase terminale.

I prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane – riferisce il Centro – sono circa 8.200, il 10% dalla Striscia di Gaza, 500 dalla città di Gerusalemme (al-Quds) e dalla Palatina occupata nel 1948 [Israele, ndr]; vi sono inoltre tra di loro 380 ragazzini e trentaquattro donne.

In una sua relazione del 12 aprile, il Centro afferma che le violazioni praticate dall'Amministrazione carceraria contro i diritti dei prigionieri (divieto di ricevere visite, ispezioni umilianti, anche alle loro famiglie, isolamento, incuria sanitaria, in particolare per coloro che soffrono di malattie allo stadio finale; si ricordano inoltre le politiche di alienazione culturale alle quali è sottoposto il prigionierio palestinese nelle carceri sioniste): “Il silenzio su queste pratiche incoraggia il governo israeliano e l'amministrazione carceraria a proseguire con queste violazioni e a calpestare i basilari diritti umani e le convenzioni internazionali”.

Il direttore del Centro, Ra'fat Hamduna, chiede pertanto alle organizzazioni che si occupano di diritti umani di esercitare pressioni sullo Stato occupante affinché conceda l'ingresso di medici specializzati nella cura dei malati in stato terminale che si trovano nelle carceri, e per fermare le violazioni ai danni dei prigionieri palestinesi.

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