Famiglie sfollate a Gaza affrontano una nuova crisi a causa delle forti piogge

Gaza. Mentre le regioni settentrionali e meridionali della Striscia di Gaza sono alle prese con forti piogge, decine di rifugi che ospitano migliaia di famiglie sfollate sono ora sommersi da acqua piovana mista a liquami, creando una situazione terribile per coloro che stanno già sopportando lo sfollamento come risultato della campagna genocida israeliana in corso.

Nel nord della Striscia di Gaza, tra cui Jabalya, Beit Hanoun e Beit Lahia, numerosi rifugi che ospitavano gli sfollati sono stati inondati nelle ultime ore. Le forti piogge hanno colpito anche la città di Gaza, con l’acqua piovana che è entrata nelle scuole che ospitano le famiglie sfollate in vari quartieri, tra cui Rimal, la piazza Università al-Jamaa, Asqoola, al-Zaytun, al-Shujaiya, Daraj e Tuffah.

La Striscia di Gaza centrale non è stata risparmiata dalle inondazioni, con l’acqua piovana che ha invaso i rifugi dell’UNRWA e delle scuole governative. Anche le città di Khan Yunis e Rafah sono alle prese con le conseguenze dei forti acquazzoni. A Rafah, molte tende che ospitano le famiglie sfollate sono ora sommerse, mentre altre sono state spazzate via dai forti venti.

Di fronte a condizioni sempre più difficili, le famiglie sfollate hanno lanciato un appello urgente alle istituzioni internazionali e all’Organizzazione Mondiale della Sanità affinché intervengano immediatamente per fermare l’aggressione israeliana in corso e fornire rifugi essenziali per proteggersi dalla pioggia e dal freddo pungente.

(Fonte: Quds News network).

Traduzione per InfoPal di F.L.