Fondazione al-Aqsa: attacchi dei coloni rivolti alla presenza araba e islamica in Palestina

Ramallah-InfoPal. “Il trattamento morbido riservato ai gruppi ebrei che assaltano le moschee della Palestina incoraggia le bande di estremisti a commettere ulteriori atrocità e follie contro i luoghi santi”. Lo afferma la Fondazione al-Aqsa per il patrimonio e i beni religiosi.

In un comunicato stampa diramato giovedì 10 ottobre, la fondazione ha sottolineato che “tali attacchi sono rivolti contro la presenza araba e islamica e hanno come obiettivo i luoghi santi sia di Gerusalemme che degli interi territori arabi occupati”.

Ha quindi ritenuto il governo israeliano e le sue varie istituzioni responsabili degli atti delle “orde”, in riferimento ai coloni, aggiungendo che il silenzio del governo di occupazione “dà loro il via libera per commettere ulteriori attacchi”.

La fondazione ha comunque ribadito che i luoghi santi palestinesi, sia islamici che cristiani, rappresentano le radici del popolo palestinese. “Gli attacchi da parte degli estremisti rafforzano il nostro attaccamento ai nostri luoghi santi, perché essi sono la nostra storia, presente e futuro”, ha aggiunto la fondazione.

I gruppi israeliani del Price Tag hanno compiuto diversi attacchi contro le moschee e i luoghi santi in Palestina. L’ultimo episodio ha riguardato la moschea del villaggio di Beit Aqsa, a nord ovest di Gerusalemme, e un’altra moschea, costruita di recente, nel villaggio di Burqa, est di Ramallah .

Durante gli attacchi, i coloni hanno imbrattato i due luoghi con slogan razzisti e insulti alla religione islamica e al Profeta Maometto. Hanno anche lasciato altre scritte che promettevano vendetta per l’uccisione di un soldato israeliano, avvenuta nel nord della Cisgiordania alcune settimane fa.