Forte preoccupazione internazionale per l’aumento record degli attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania

Gerusalemme/al-Quds. Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Unione Europea, Finlandia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito hanno chiesto a Israele di adottare misure immediate e concrete per affrontare il record di violenza dei coloni nella Cisgiordania occupata.

In una dichiarazione congiunta hanno espresso la loro grave preoccupazione per il numero record di attacchi da parte di coloni estremisti contro i palestinesi in Cisgiordania.

Dall’inizio di ottobre, i coloni hanno commesso più di 343 attacchi violenti, uccidendo 8 civili palestinesi, ferendone più di 83 e costringendo 1026 palestinesi a lasciare le loro case.

“Condanniamo fermamente gli atti di violenza commessi dai coloni estremisti, che stanno terrorizzando le comunità palestinesi. Ribadiamo la nostra posizione secondo cui le colonie israeliane nella Cisgiordania occupata sono illegali secondo il diritto internazionale e ricordiamo a Israele i suoi obblighi secondo il diritto internazionale, in particolare l’articolo 49 della IV Convenzione di Ginevra”.

“Questo aumento della violenza estremista dei coloni commessa contro i palestinesi è inaccettabile”, si legge nella dichiarazione congiunta. “Israele, in quanto potenza occupante, deve proteggere la popolazione civile palestinese in Cisgiordania”.

I responsabili delle violenze devono essere consegnati alla giustizia. L’incapacità di Israele di proteggere i palestinesi e di perseguire i coloni estremisti ha portato a un ambiente di quasi totale impunità in cui la violenza dei coloni ha raggiunto livelli senza precedenti. Questo mina la sicurezza in Cisgiordania e nella regione e minaccia le prospettive di una pace duratura”, ha aggiunto la dichiarazione.

“Se da un lato abbiamo accolto con favore la dichiarazione del governo israeliano del 9 novembre, in cui si affermava che sarebbero state intraprese azioni contro gli autori di violenze, dall’altro è necessario adottare misure concrete per garantire l’effettiva e immediata protezione delle comunità palestinesi. Le parole sono importanti, ma ora devono essere tradotte in azioni”, conclude la dichiarazione.

(Fonte: WAFA).