Funzionario ONU: morti e distruzione a Gaza “senza precedenti ed insopportabili” da testimoniare

Gaza. Il Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente ha espresso preoccupazione, martedì, per la portata di morte e distruzione nella Striscia di Gaza, riferisce l’Agenzia Anadolu.

“L’entità delle ostilità tra Israele e Hamas e la portata di morte e distruzione a Gaza sono senza precedenti e insopportabili da testimoniare. Condanno inequivocabilmente l’uccisione di civili a Gaza, compresi donne e bambini”, ha affermato Tor Wennesland al Consiglio di sicurezza della situazione in Medio Oriente.

Ha pianto la perdita di tutti i civili, compresi 131 membri del personale delle Nazioni Unite, la “più grande” perdita di vite umane nella storia dell’organizzazione.

“Resto gravemente preoccupato per l’impatto delle ostilità in corso sulla situazione umanitaria a Gaza. Le condizioni attuali rendono impossibile la conduzione di operazioni umanitarie significative”, ha dichiarato.

Ha espresso “profonda” preoccupazione per l’escalation delle tensioni nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est.

“L’intensificazione degli scambi di fuoco tra palestinesi e forze di sicurezza israeliane, prevalentemente nel contesto di operazioni israeliane, ha portato a livelli estremamente elevati di morti e arresti”.

“Sono allarmato dagli attacchi letali compiuti dai coloni israeliani contro i palestinesi e dai palestinesi contro gli israeliani nella Cisgiordania occupata e in Israele. Tutti gli autori della violenza devono essere ritenuti responsabili e portati rapidamente davanti alla giustizia”, ha aggiunto.

Wennesland ha affermato che “l’incessante espansione” delle colonie israeliane nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, minaccia la sostenibilità di un futuro Stato palestinese indipendente.

“È fondamentale, in questo importante snodo, consentire alle parti di impegnarsi nuovamente nel percorso politico, da tempo ritardato, verso una soluzione a due Stati. Esorto israeliani, palestinesi, gli Stati della regione e la più ampia comunità internazionale a lavorare insieme verso questo obiettivo”, ha aggiunto.

La guerra ha lasciato Gaza in rovina, con metà delle abitazioni del territorio costiero danneggiate o distrutte e quasi 2 milioni di residenti sfollati all’interno dell’enclave densamente popolata, tra carenza di cibo e acqua potabile.

(Fonte: MEMO).

(Foto: [Abed Zagout – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.L.