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Gaza. Decine di migliaia di residenti dei quartieri di Al-Daraj e Al-Tuffah, a est della città di Gaza, sono stati costretti a fuggire a ovest, sotto il fuoco dei bombardamenti e delle distruzioni portati avanti dall’esercito di occupazione.
Gli sfollati che sono fluiti attraverso le strade Al-Nafaq e Al-Thalatin nei quartieri di Al-Sabra, Al-Rimmal e Tal Al-Hawa hanno raccontato a un corrispondente di Quds Press le testimonianze dei massacri a cui sono stati sottoposti durante la notte scorsa, sotto un violento bombardamento indiscriminato.
Hajja Fatima (45 anni) piange amaramente e racconta di essere finita sotto le bombe senza poter seppellire i suoi figli uccisi nel bombardamento della sua casa.
Alcuni sfollati affermano che “è una fortuna trovare un veicolo trainato da un animale per evacuare i martiri”.
Anziani, malati, persone con bisogni speciali e bambini hanno sopportato la sofferenza della strada distrutta dai bombardamenti e hanno percorso a piedi una distanza di oltre cinque chilometri fino a raggiungere le zone lontane dall’incursione.
Il corrispondente di Quds Press ha osservato che nelle aree che hanno accolto gli sfollati prevaleva uno stato di solidarietà e sostegno reciproco, poiché coloro che avevano parenti sono stati ospitati, e coloro che non avevano parenti si sono insediati nelle aree di accoglienza già affollate, comprese scuole e università, mentre un certo numero degli sfollati hanno dormito sulle strade fino alla fine dell’incursione.
Per il 74° giorno consecutivo, l’occupazione israeliana, con il sostegno americano ed europeo, continua la sua aggressione contro la Striscia di Gaza, mentre i suoi aerei bombardano le vicinanze di ospedali, edifici, torri e le case dei civili palestinesi, distruggendoli sopra i residenti e impedendo l’ingresso di acqua, cibo, medicine e carburante. Il bilancio delle vittime è di 19.453 morti e 52.286 feriti, distruzione di infrastrutture e una catastrofe umanitaria senza precedenti, secondo i palestinesi e fonti ONU.
(Fonte: Quds Press).
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