Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 124° giorno. 16 massacri (con 123 morti e 169 feriti) nelle ultime 24 ore. Bilancio: 27.708 morti e 67.147 feriti

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 124° giorno. 16 massacri (con 123 morti e 169 feriti) nelle ultime 24 ore. Bilancio: 27.708 morti e 67.147 feriti

Gaza-InfoPal. Nonostante i tentativi arabi e internazionali per giungere a un cessate-il fuoco e la positiva risposta di Hamas, e in barba alla risoluzione della Corte internazionale di Giustizia che chiede di evitare il genocidio, Israele, sostenuto dagli USA e dall’Europa, continua l’olocausto della popolazione civile della Striscia di Gaza.

Mercoledì sera, il ministero della Salute di Gaza ha annunciato che il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana in corso nella Striscia di Gaza è salito a 27.708 morti e a oltre 67.147 feriti dal 7 ottobre.

Il ministero della Salute ha dichiarato in un comunicato che l’occupazione israeliana “ha commesso 16 massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, causando la morte di 123 persone e ferendone altre 169 nelle ultime 24 ore”, sottolineando che “un certo numero di vittime sono ancora sotto i detriti e sulle strade, poiché le truppe israeliane stanno impedendo alle ambulanze e agli equipaggi della protezione civile di raggiungerli”.

Il portavoce del Ministero, Ashraf Al-Qudra, ha dichiarato: “11.000 feriti e malati hanno un disperato bisogno di lasciare la Striscia di Gaza per ricevere cure salvavita all’estero”.

“Siamo riusciti a far funzionare parti degli ospedali situati nel nord di Gaza, ma abbiamo bisogno dell’arrivo di forniture mediche e di carburante e del ritorno del personale medico dal sud per riprendere il lavoro”, ha aggiunto Al-Qudra.

Mercoledì gli aerei, l’artiglieria e la marina dell’occupazione israeliana hanno lanciato violenti bombardamenti e cinture di fuoco sulle città di Rafah e Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, mentre l’aggressione israeliana in corso contro Gaza è entrata nel suo 124° giorno.

Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato una serie di violenti attacchi sulle aree occidentali e orientali della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove è ammassata la maggioranza della popolazione gazawi sfollata dalle altre aree.

Fonti sanitarie nella Striscia di Gaza hanno affermato che 12 cittadini sono stati uccisi a Rafah dai bombardamenti israeliani, mentre diverse persone sono rimaste ferite e altre risultano disperse.

Fonti locali hanno aggiunto che una madre e sua figlia sono state uccise e altre persone sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ha preso di mira una casa nel quartiere di Al-Zuhur, a nord di Rafah, mentre la marina di occupazione ha aperto il fuoco verso la costa della città.

Le Nazioni Unite hanno messo in guardia contro l’invasione del Governatorato di Rafah da parte dell’occupazione israeliana: “Qualsiasi mossa da parte di Israele per espandere la sua invasione totale della Striscia di Gaza e includere la città meridionale densamente popolata di Rafah può portare a crimini di guerra che devono essere prevenuti con tutti i mezzi”, ha affermato l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (UNOCHA).

Nella zona di -Rimal, a sud della città di Gaza, un cittadino è stato ucciso e altri sono rimasti feriti in un bombardamento che ha preso di mira la zona.

L’occupazione ha lanciato una serie di violenti attacchi nell’area di Qaizan al-Najjar, a sud di Khan Yunis, mentre una donna è stata uccisa dai proiettili di un cecchino all’ingresso del Nasser Medical Complex.

Anche i dintorni dell’edificio Jasser e della moschea Bilal nel campo di Khan Yunis sono stati presi di mira dai bombardamenti dell’artiglieria israeliana e aerei da guerra hanno fatto saltare in aria case residenziali a Khan Yunis durante un intenso bombardamento sulla città.

Attacco aereo israeliano uccide 6 agenti di polizia che bloccano il camion degli aiuti.

Martedì le forze israeliane hanno ucciso sei agenti di polizia palestinesi che stavano assicurando il passaggio di un camion di aiuti umanitari.

Sei agenti di polizia palestinesi sono stati uccisi a seguito dell’occupazione israeliana che ha preso di mira il loro veicolo nel quartiere di Khirbat al Adas a Rafah.

I martiri sono stati identificati come Jihad Lafi Youssef Al-Akhras, Abdul Rahman Hosni Al-Attar, Abdul Aziz Osama Al-Lahwani, Anwar Fathi Abu Arab, Yasser Shehdeh Abu Zuhri e Muhammad Riyad Al-Shaer.

Le forze di occupazione e i cittadini israeliani prendono di mira deliberatamente i palestinesi in attesa dei camion degli aiuti nella Striscia di Gaza, uccidendone e ferendone decine negli ultimi giorni e settimane.

Giornalisti nel mirino.

Ieri, martedì, l’Ufficio stampa del governo di Gaza (GMO) ha dato la notizia dell’uccisione del direttore del Palestinian Information Cente (PIC), Rizq al-Gharabli, a seguito di bombardamenti israeliani a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

La morte del dottor Gharabli porta a 123 il numero dei giornalisti palestinesi uccisi da quando lo stato di occupazione israeliano ha iniziato la sua guerra genocida contro Gaza.

Lunedì, la Federazione Internazionale dei Giornalisti (IJF) ha organizzato una manifestazione davanti alla sede dell’Unione Europea a Bruxelles in solidarietà con i giornalisti di Gaza e in protesta contro il silenzio europeo sui crimini di Israele contro i civili, soprattutto contro i giornalisti.

I partecipanti alla protesta portavano cartelli e striscioni che dicevano “Libertà per i giornalisti palestinesi”, “Israele, smettila di uccidere i giornalisti a Gaza” e “Giornalisti di Gaza, siamo con voi”.

Secondo l’ultimo bilancio, il numero dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’aggressione il 7 ottobre scorso è salito a oltre 27.585, la maggior parte dei quali erano bambini e donne, e altri 66.978 sono rimasti feriti, mentre più di 8.000 sono ancora dispersi sotto le macerie e sulle strade, dove le forze di occupazione impediscono che gli equipaggi delle ambulanze possano raggiungerli.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, Wafa, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/