Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 73° giorno. Ospedali, bambini e medici nel mirino dei nazi-sionisti. 25.612 morti (10.092 bambini), 52.031 feriti, 1.850.000 sfollati

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: 73° giorno. Ospedali, bambini e medici nel mirino dei nazi-sionisti. 25.612 morti (10.092 bambini), 52.031 feriti, 1.850.000 sfollati

Gaza-InfoPal. Oggi, lunedì 18 dicembre, la guerra genocida israelo-statunitense-europea contro la Striscia di Gaza è entrata nel 73° giorno. Continuano gli attacchi aerei e di artiglieria che colpiscono e radono al suolo interi isolati e case, massacrando decine di civili, soprattutto bambini e donne, medici e giornalisti. Prosegue anche l’appoggio incondizionato di Stati Uniti e governanti europei, complici dei crimini contro l’umanità contro la Striscia di Gaza.

Il bilancio fino a domenica 17 dicembre: 25.612 morti (10.092 bambini, 5.390 donne), 52.031 feriti; 473 sanitari presi di mira (222 uccisi e 251 feriti); 92 giornalisti uccisi; 1.850.000 sfollati; 63.400 abitazioni totalmente distrutte e 173.000 parzialmente; 126 strutture sanitarie colpite (23 ospedali, 56 cliniche, 46 ambulanze).

Le forze nazi-sioniste hanno compiuto un nuovo massacro di civili a seguito di un attacco aereo contro un edificio della famiglia Alwan, a Jabalya.

Sfollamenti e fame.

Decine di palestinesi sfollati si accalcano per riempire le loro pentole di cibo mentre l’aggressione israeliana e la crisi alimentare continuano a Gaza.

Ospedali e medici nel mirino.

Questa mattina, le forze di occupazione israeliane hanno ucciso e ferito decine di persone in nuovi bombardamenti presso l’ospedale al-Shifa di Gaza, la maggior parte dei quali erano erano bambini.

Oggi, il dottor Hani Al-Haitham, capo del pronto soccorso dell’ospedale al-Shifa, è stato assassinato, insieme a sua moglie, la dottoressa Sameera Ghifari, e ai loro 5 figli: Shireen, Tia, Sameer, Wafa e Sara.

Domenica sera, l’esercito israeliano ha bombardato l’ospedale pediatrico e di maternità del complesso medico Nasser a Khan Younis, a Gaza.

L’artiglieria israeliana ha preso di mira il complesso medico Nasser a Khan Yunis, uccidendo decine di civili innocenti, molti altri sono stati feriti, e molte sezioni dell’ospedale sono state distrutte.

La bambina palestinese Donia Abu Mohsen (13 anni) è stata uccisa durante l’attacco. Era ricoverata in ospedale a causa del suo infortunio in un precedente attacco aereo israeliano che le aveva portato all’amputazione della gamba.

Donia aveva perso i suoi genitori e due fratelli.

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato: “Il bombardamento israeliano del reparto di maternità del Nasser Medical Complex a Khan Yunis, è un serio indizio della presa di mira di ospedali e centri medici che godono di protezione e immunità secondo il diritto umanitario internazionale. Chiediamo alla comunità internazionale di fornire protezione completa per le équipe mediche e gli ospedali”.

Le forze israeliane hanno rapito il dott. Ahmed Muhanna, direttore dell’ospedale Al-Awda.

Durante un’interruzione totale delle telecomunicazioni, l’esercito israeliano ha commesso atti disumani contro i palestinesi feriti e malati mentre cercavano rifugio nei cortili dell’ospedale Kamal Adwan.

Ieri, mentre il ministero della Salute teneva una conferenza stampa per parlare delle atrocità commesse nell’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza, pochi giorni fa, le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro le équipe mediche.

Il cortile dell’ospedale Al-Shifa a Gaza si è trasformato in una fossa comune dopo che le forze di occupazione israeliane hanno ucciso centinaia di palestinesi e hanno impedito il trasporto dei loro corpi per seppellirli.

(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, Quds Press, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).

Per i precedenti aggiornamenti:

https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/

https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/

https://www.infopal.it/category/video/