Giornalisti palestinesi presentano denuncia penale contro Obama

Ramallah-InfoPal. Mercoledì 20 marzo, un gruppo di giornalisti palestinesi ha presentato una denuncia al Procuratore generale di Ramallah, contro il presidente americano Barack Obama, in qualità di capo delle forze armate Usa che hanno causato la morte del giornalista e cameraman, Mazen Da’ana, ucciso in Iraq qualche anno fa.

In un comunicato stampa diramato ieri, il segretario dell’Organizzazione democratica dei giornalisti, Omar Nazzal, ha reso noto di aver presentato una denuncia penale contro il presidente americano, sia come persona fisica che per il ruolo istituzionale che ricopre, sullo sfondo dell’uccisione del giornalista palestinese, Mazen Da’ana, avvenuta nel 2003.

Nazzal ha aggiunto che la sua organizzazione possiede documenti che provano il coinvolgimento delle truppe Usa nell’uccisione del giornalista, ed è ciò che ha spinto loro a presentare la denuncia contro Obama.

Per quanto riguarda i dettagli dell’esposto, Nazzal ha spiegato che il giornalista Da’ana fu ucciso premeditatamente dall’esercito statunitense, che ammise, di seguito, la propria responsabilità in un messaggio dell’allora Segretario alla Difesa americano, Donald Rumsfeld, alla famiglia del giornalista.

Egli ha affermato: “I responsabili di questo crimine non devono rimanere impuniti, e la denuncia di oggi è stata fatta contro Obama, in quanto né è il responsabile”.

Nazzal ha sottolineato che la denuncia presentata a Ramallah “è stata accolta e depositata nella procura per intraprendere le azioni legali necessarie”.

Il segretario dell’organizzazione palestinese ha aggiunto di aver richiesto di “sottoporre il colpevole all’interrogatorio, arrestarlo e processarlo presso la magistratura palestinese, in quanto la legge permette di perseguire legalmente chiunque sia ritenuto responsabile di crimini e violazioni ai danni dei cittadini palestinesi”.

Egli ha negato che lo scopo della denuncia fosse quello di richiedere un risarcimento per la famiglia del giornalista, affermando che nessuna richiesta di natura economica è stata presentata. E ha confermato “la natura prettamente penale della denuncia”, chiedendo di punire i responsabili dell’uccisione di Da’ana.

L’attivista palestinese ha rivelato l’intenzione della sua organizzazione di intraprendere altre misure nel caso la denuncia alla procura non dovesse dare esiti. Ha continuato: “Abbiamo il diritto di ricorrere, e ci muoveremo nelle sedi internazionali, in linea con quanto dispone la legge palestinese, oltre a seguire la vicenda legalmente negli Usa”.

Per quanto riguarda la possibilità di perseguire Obama presso la Corte penale internazionale, Nazzal ha affermato: “Attualmente non è possibile coinvolgere la Corte penale, poiché l’Autorità palestinese (Anp) non ha ancora firmato il trattato, ma ci auguriamo che ciò avvenga presto, permettendoci effettivamente di perseguire il presidente e gli altri responsabili statunitensi, per i loro crimini contro il popolo palestinese, e i giornalisti i in particolare”.