Giornata mondiale dell’Infanzia: bambini palestinesi bersaglio di uccisioni e detenzioni israeliane

Gaza-PIC. La Giornata mondiale dell’infanzia quest’anno giunge in un momento in cui i bambini palestinesi di Gaza, della Cisgiordania e di Gerusalemme sono diventati bersaglio dell’occupazione israeliana, della sua aviazione e delle sue forze di terra: tonnellate di bombe cadono su Gaza, mentre i proiettili piovono sui bambini della Cisgiordania e di Gerusalemme.

Migliaia di bambini martiri.

Dal 7 ottobre, oltre 5.840 bambini sono stati ucciso e migliaia sono stati feriti. A tutt’oggi, migliaia di bambini risultano dispersi a causa dei brutali bombardamenti che li hanno presi di mira mentre dormivano al sicuro nelle loro case o nei centri di sfollamento. Questo segna il più grande crimine efferato della storia moderna contro i bambini, il tutto nel silenzio globale e con la spudorata approvazione degli Stati Uniti e dell’Europa.

In Cisgiordania, 47 bambini sono stati presi di mira dall’occupazione israeliana e dai coloni, causando la loro morte, oltre a centinaia di altri feriti, come documentato dal Centro Moa’ti.

Bambini detenuti.

E’ stato documentato che più di 880 minorenni sono detenuti in Cisgiordania e a Gerusalemme dall’inizio di quest’anno, che ha visto un aumento esponenziale e senza precedenti nelle operazioni di arresto, soprattutto dopo il 7 ottobre.

Il numero di minorenni prigionieri nelle carceri israeliane, alla fine di ottobre di quest’anno, era di oltre 200, detenuti nelle prigioni di Ofer, Megiddo e Damon. Tra i ragazzini detenuti, 26 sono in detenzione amministrativa, senza accuse né processo.

Dall’inizio di ottobre fino alla fine del mese, sono stati registrati 145 nuovi arresti di minorenni, con Gerusalemme che registra la percentuale più alta di giovanissimi arrestati. La maggior parte di loro, soprattutto a Gerusalemme, viene rilasciata solo a certe condizioni, tra cui gli arresti domiciliari imposti dalle autorità di occupazione.

E’ da circa due anni che Israele ha intensificato la detenzione amministrativa anche contro i bambini, con una cifra che ha raggiunto i 26 minorenni. Alcuni di questi sono stati colpiti da proiettili prima dell’arresto e sono stati detenuti amministrativamente nonostante le ferite riportate. La maggior parte dei ragazzini detenuti amministrativamente ha un’età compresa tra i 16 e i 17 anni.

Il sangue dei bambini incrimina l’occupazione.

Da parte sua, il movimento di Hamas ha sottolineato che il sangue dei bambini di Gaza e dei palestinesi resterà a testimoniare i “crimini dei nuovi nazisti”, e occorrerà quindi chiedere il processo dei leader dell’occupazione israeliana e l’inserimento della loro entità nella “lista della vergogna”.

Hamas ha dichiarato in un comunicato che “mentre le Nazioni Unite e il mondo celebrano il 20 novembre la Giornata mondiale dell’infanzia, l’occupazione nazista, il suo governo e il suo esercito fascista continuano i loro crimini efferati commettendo orrendi massacri contro i nostri bambini nella Striscia di Gaza da 45 giorni (47 ad oggi, ndr)”.

Ha proseguito: “L’occupazione terrorista persiste nell’aggravare il dolore dei nostri bambini malati, feriti, attraverso l’assedio, il bombardamento sistematico e la distruzione degli ospedali, e attuando la politica della fame, della sete e dello sfollamento.

“Le pratiche di Israele nella Striscia di Gaza contro i civili e i bambini sono una palese violazione di tutti i valori umani, delle norme, delle leggi e delle convenzioni internazionali.

“La celebrazione della Giornata mondiale dell’infanzia da parte delle Nazioni Unite e delle istituzioni internazionali le invita a svolgere il ruolo loro affidato nel proteggere i bambini della Striscia di Gaza e nel fornire tutti gli elementi della vita umana.

“Hanno la responsabilità politica, morale e umana di agire e muoversi seriamente per fermare i massacri e il genocidio che viene commesso contro l’infanzia innocente in Palestina”.

Ha chiesto di includere l'”entità nazista sionista” nella “lista della vergogna”, che comprende le organizzazioni e gli Stati che violano i diritti dei bambini nelle zone di conflitto, e di processare i leader dell’occupazione per i loro crimini contro i bambini palestinesi come criminali di guerra.

Hamas ritiene che l’escalation dei crimini israeliani contro i bambini palestinesi sia un tentativo disperato che non riuscirà a terrorizzare l’appoggio popolare della resistenza e a spezzare la volontà e la fermezza del popolo palestinese nella sua terra.

Traduzione per InfoPal di Aisha T. Bravi