Giovani palestinesi bloccano la sede della missione europea a Ramallah

Ramallah – InfoPal. Nella mattinata venerdì 21 settembre, un gruppo di giovani palestinesi si è riunito davanti alla sede della missione europea a Ramallah, per protestare contro una serie di decisioni annunciate recentemente dall’Unione europea allo scopo di sviluppare le relazioni diplomatiche ed economiche con Israele.

Gli attivisti del gruppo, “Palestinesi per la dignità”, hanno diffuso un comunicato nel quale hanno affermato di aver bloccato l’ingresso della sede europea di Ramallah, per protestare contro il silenzio dell’Ue sulla questione dei prigionieri palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane, sottolineando che tale comportamento darebbe il via libera ad Israele per continuare le sue aggressioni contro il popolo palestinese e le violazioni dei suoi diritti.

Gli attivisti spiegano che l’Unione Europea sta cercando di coprire la complicità e il sostegno fornito all’occupazione israeliana aiutando l’Autorità palestinese e i suoi servizi di polizia, tuttavia il sostegno finanziario fornito all’Anp non ha nessun valore alla luce del sostegno politico incondizionato offerto ad Israele.

Il gruppo ha chiesto all’Unione Europea di rivedere gli accordi di partnership stipulati con Tel Aviv premendo su quest’ultima perché ottemperi ai suoi obblighi giuridici e umanitari. Inoltre esso ha chiesto di indagare sulle aziende europee che beneficiano dell’occupazione e dell’espansione degli insediamenti nei territori palestinesi occupati. Gli attivisti hanno chiesto all’Ue di esercitare delle pressioni sulle autorità israeliane perché rilascino immediatamente i nove detenuti palestinesi in sciopero della fame, tra cui i sette che erano inclusi nell’accordo sullo scambio dei prigionieri.

“Palestinesi per la dignità” ha ribadito la sua intenzione di intensificare i sit-in e le proteste, se l’Unione europea non dovesse ottemperare alle sue richieste in modo rapido e deciso.