Guterres: “Gli attacchi di Hamas non sono venuti dal nulla”. Israele lancia accuse, blocca i visti ai dirigenti ONU e chiede le dimissioni del Segretario generale

InfoPal. L’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha annunciato che Israele “rifiuterà di concedere i visti ai funzionari dell’ONU”, dopo le dichiarazioni di ieri, martedì, del Segretario generale António Guterres in cui ha criticato lo Stato di occupazione.

Israele, inoltre, ha chiesto le dimissioni di Guterres dall’ONU per aver messo in dubbio la narrazione vittimista israeliana.

Martedì sera, parlando davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite composto da 15 membri, Guterres ha chiesto la protezione dei civili e ha avvertito che i combattimenti rischiano una più ampia conflagrazione nella regione.

“È importante riconoscere anche che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti dal nulla.

“Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione. Ha visto la sua terra costantemente divorata dagli insediamenti e piagata dalla violenza; la sua economia soffocata; la sua gente sfollata e le case demolite. Le sue speranze per una soluzione politica sono svanite”.

Guterres ha aggiunto che “le lamentele del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas. E questi terribili attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”.

Guterres ha anche criticato Israele senza nominarlo, dicendo che “proteggere i civili non significa ordinare a più di un milione di persone di evacuare verso sud, dove non ci sono ripari, cibo, acqua, medicine e carburante, e poi continuare a bombardare il sud stesso”.

In un risposta, mercoledì la radio dell’Esercito israeliano ha citato le parole di Erdan: “A causa delle sue dichiarazioni (di Guterres), rifiuteremo di rilasciare visti ai rappresentanti delle Nazioni Unite”, sottolineando “il rifiuto di rilasciare un visto d’ingresso al Sottosegretario generale per gli Affari umanitari, Martin Griffith”.

Da parte sua, il ministero degli Esteri israeliano, in una dichiarazione, ha definito le parole del Segretario generale ONU al Consiglio di Sicurezza “pericolose”, che “suscitano rabbia e stupore e costituiscono una vergogna per lui e per l’organizzazione da lui guidata”, che “riflettono una posizione parziale e distorta nei confronti di Israele da parte delle Nazioni Unite, soprattutto da parte del Segretario Generale”, e che danno “sostegno a Hamas”.

Ha aggiunto: “Il Segretario Generale delle Nazioni Unite deve ritrattare le sue parole, e scusarsi per la sua dichiarazione che ha ferito milioni di israeliani”.

(Fonti: PIC, Quds Press, MEMO).