I palestinesi si scontrano con le forze israeliane in tutta la Cisgiordania

Ramallah-Ma’an. Feroci scontri sono scoppiati in tutta la Cisgiordania, fra venerdì in tarda notte e l’inizio di sabato, tra le truppe israeliane ed i giovani palestinesi che protestavano contro l’offensiva militare in corso contro la Striscia di Gaza. 

A Ramallah in Cisgiordania centrale, sabato mattina dei manifestanti palestinesi hanno utilizzato delle rocce per bloccare la strada ad una base militare israeliana vicino alla città di Sinjel, nel nord. I manifestanti poi si sono scontrati con le truppe israeliane che li hanno sommersi di gas lacrimogeni, proiettili di metallo rivestiti di gomma e granate stordenti. I giovani manifestanti hanno risposto con pietre, bombe a gas e fuochi d’artificio. 

Anche sabato, decine di giovani palestinesi arrabbiati hanno attaccato una postazione militare israeliana a Tal al-Asour nel villaggio di Kafr Malik a nord di Ramallah. I manifestanti hanno lanciato diverse bombe molotov e fuochi d’artificio contro la postazione per darla alle fiamme. Le truppe israeliane sono uscite fuori dai loro bunker ed hanno iniziato a spegnere il fuoco, mentre gli altri soldati hanno sparato proiettili di gomma e taniche di gas lacrimogeno contro i manifestanti.

Venerdì sera, centinaia di giovani palestinesi hanno manifestato vicino al check-point di Qalandiya, tra Ramallah e Gerusalemme. Durante la protesta, i giovani hanno lanciato diverse bottiglie di molotov su una torre di guardia israeliano vicino al check-point per incendiarla.

Un giornalista di Ma’an ha dichiarato che i soldati israeliani hanno attaccato i manifestanti con proiettili veri, proiettili di metallo rivestiti di gomma e gas lacrimogeni nel tentativo di disperderli e allontanarsi, ma i ragazzi hanno continuato ad affrontare le truppe israeliane. Egli ha confermato che molti sono stati colpiti da proiettili di gomma e spari frontali.

Nel sud della Cisgiordania, cioè nel campo profughi di al-Arrub, quattro giovani palestinesi sono stati feriti da proiettili di gomma dopo la mezzanotte durante gli scontri con le truppe israeliane nel campo a nord di Hebron. Una giovane donna in fuga ha accidentalmente sbattuto contro un muro durante gli scontri, ferendosi il naso.

Un portavoce di un comitato di volontari del servizio di ambulanza della Mezzaluna Rossa ha confermato che hanno soccorso quattro manifestanti che erano stati colpiti con proiettili di metallo rivestiti di gomma. Muhammad Khamis al-Badawi ha aggiunto che una giovane donna ha avuto problemi di sanguinamento dal naso dopo aver colpito un muro mentre correva spaventata dal fuoco israeliano.

Alcuni testimoni hanno detto che un’ambulanza israeliana ha ricoverato un soldato israeliano che, apparentemente, riportava ustioni da molotov che sarebbero state lanciate contro una torre di guardia vicino al campo.

Allo stesso modo, centinaia di manifestanti si sono radunati dopo la preghiera, a tarda sera nel campo profughi di al-Fawwar e nella città di Hebron.

Fonti locali del campo di al-Fawwar hanno riportato a Ma’an che i fedeli delle tre principali moschee del campo si sono riuniti per protestare contro i continui attacchi militari israeliani contro la Striscia di Gaza. Dopo la riunione, decine di giovani arrabbiati hanno attaccato la guarnigione di truppe israeliane presso l’ingresso principale con pietre e bottiglie vuote. I soldati hanno sparato proiettili di gomma e gas lacrimogeni ai manifestanti danneggiandone molti per l’inalazione di gas lacrimogeni.

A Hebron, un gran numero di fedeli ha manifestato dopo aver compiuto le preghiere, a tarda sera, nella moschea al-Hussein, nel centro della città. Essi hanno scandito slogan chiedendo vendetta per Gaza ed inveendo contro i paesi arabi e la comunità internazionale che rimangono in silenzio nei confronti dell’offensiva israeliana su Gaza.

Il leader di spicco del Partito popolare palestinese di Hebron, Fahmi Shahin, ha riferito a Ma’an che la manifestazione è stata organizzata dalle fazioni politiche palestinesi del distretto di Hebron.

Gli scontri con le truppe israeliane sono scoppiati anche a Beit Ummar, a nord di Hebron. Un portavoce del comitato locale della città contro gli insediamenti israeliani e del muro di separazione, Muhammad Ayyad Awad, ha detto che giovani palestinesi hanno lanciato pietre contro le truppe israeliane nel quartiere Asida. I soldati, ha aggiunto, hanno sparato proiettili di metallo rivestiti di gomma e gas lacrimogeno. Un giovane è stato colpito con un proiettile di gomma, mentre molti altri hanno inalato i gas.

A Betlemme, un giovane palestinese è stato colpito da delle pallottole durante scontri vicino alla Tomba di Rachele, all’ingresso nord della città, tra manifestanti palestinesi e truppe israeliane, secondo il direttore del servizio di ambulanze della Mezzaluna Rossa Palestinese. Muhammad Awad ha aggiunto che diversi manifestanti sono stati ricoverati nel campo dopo l’inalazione di gas lacrimogeni.

Nelle cittadine di Gerusalemme Est – Anata, Abu Dis e Shufat -, giovani palestinesi hanno attaccato i soldati israeliani con pietre, bottiglie vuote e bottiglie molotov durante la notte di venerdì. Dei testimoni hanno riferito che i soldati israeliani sono dovuti uscire dai loro veicoli militari, perché i manifestanti hanno scaraventato su di loro una pioggia di sassi e bottiglie vuote. A Abu Dis, un veicolo da trasporto militare è stato attaccato con diverse bottiglie molotov.

Un portavoce dei comitati di resistenza popolare di Gerusalemme Est, Hani Halabiya, ha dichiarato a Ma’an che molti giovani palestinesi hanno sofferto per l’inalazione di gas lacrimogeni e alcuni sono stati colpiti da proiettili di gomma.

Un portavoce del movimento al-Fatah nel campo profughi di Shufat, Thaer al-Fasfous, ha affermato che scontri sono scoppiati nei pressi di un check-point militare israeliano all’ingresso principale del campo.

A Qalqiliya, nel nord della Cisgiordania, decine di fedeli si sono radunati dopo la preghiera della notte. Dei testimoni hanno detto che dei fedeli sono confluiti dalle moschee in direzione di un check-point israeliano, a nord di Qalqiliya, dove si sono scontrati con le truppe israeliane che li hanno inondati di gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

Traduzione di Annamaria Bianco