Il comportamento dei soldati israeliani ha “superato la soglia del criminalità”, afferma avvocato dell’esercito israeliano

Gaza – MEMO. La condotta dei soldati israeliani nella Striscia di Gaza ha “superato la soglia del crimine”, ha dichiarato mercoledì il più alto ufficiale legale dell’esercito, come riporta l’agenzia Anadolu.

“Abbiamo riscontrato casi di condotta inaccettabile che si discostano dai valori e dai protocolli delle IDF”, ha dichiarato Yifat Tomer-Yerushalmi in una lettera inviata all’esercito.

Ha detto che alcuni di questi casi “hanno superato la soglia del crimine” e sono “oggetto di indagine”.

Tomer-Yerushalmi ha citato tra i comportamenti criminali dei soldati israeliani a Gaza “dichiarazioni inappropriate che incoraggiano azioni inaccettabili e un uso della forza operativamente ingiustificabile, anche contro i detenuti”.

Ha detto che i soldati israeliani hanno commesso “saccheggi, uso non operativo o rimozione di proprietà private e distruzione di proprietà civili in violazione degli ordini”

“A seguito delle indagini su questi atti, la procura militare deciderà quali misure adottare contro i sospetti”, ha dichiarato Tomer-Yerushalmi.

Dallo scoppio della guerra di Gaza, i soldati israeliani hanno pubblicato video che documentano atti di saccheggio, incendio e distruzione di case, aggressione di detenuti e messaggi di odio scritti sui muri delle case.

L’esercito israeliano non ha annunciato misure contro i soldati, limitandosi a dire che le loro azioni “contravvengono ai valori dell’esercito”.

Israele ha lanciato un’offensiva letale sulla Striscia di Gaza a seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre, uccidendo 29.313 palestinesi e ferendone più di 69 mila con distruzioni di massa e carenza di beni di prima necessità, mentre si ritiene che quasi 1.200 israeliani siano stati uccisi nell’attacco di Hamas.

Da allora, tuttavia, Haaretz ha rivelato che gli elicotteri e i carri armati dell’esercito israeliano hanno in realtà ucciso molti dei 1.139 soldati e civili che Israele sostiene siano stati uccisi dalla resistenza palestinese.

La guerra israeliana contro Gaza ha spinto l’85% della popolazione del Territorio ad essere sfollata all’interno del Paese, in un contesto di grave carenza di cibo, acqua potabile e medicine, mentre il 60% delle infrastrutture dell’enclave è stato danneggiato o distrutto, secondo le Nazioni Unite.

Israele è accusato di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia. A gennaio, una sentenza provvisoria ha ordinato a Tel Aviv di fermare gli atti di genocidio e di adottare misure per garantire l’assistenza umanitaria ai civili di Gaza.

(Foto:  [Israel Defence Forces (IDF)/Anadolu Agency]).