Il Parlamento europeo chiede la fine degli insediamenti israeliani nei Territori occupati

Il Parlamento europeo chiede la fine degli insediamenti israeliani nei Territori occupati

Bruxelles-Wafa. Il Parlamento europeo ha dichiarato che gli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati sono illegali secondo il diritto internazionale, chiedendone la fine immediata.

Con 41 voti favorevoli, 24 contrari e 9 astenuti, la commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo ha adottato una serie di raccomandazioni su come l’Unione europea (UE) dovrebbe continuare a impegnarsi con l’Autorità palestinese (ANP).

Le raccomandazioni, che saranno sottoposte all’approvazione del Parlamento europeo nel suo insieme, con il voto in plenaria previsto per luglio, sottolineano che l’UE dovrebbe prendere in considerazione, tra le altre raccomandazioni, misure mirate che affrontino specificamente l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania.

“I membri del Parlamento europeo (MEP) continuano ad affermare che gli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati sono illegali ai sensi del diritto internazionale e ne chiedono la fine immediata. Sottolineando che questi insediamenti costituiscono un grave ostacolo alla praticabilità della soluzione dei due Stati, comprese pace e sicurezza durature; i deputati chiedono nuovi sforzi per porre fine all’ultimo ciclo di violenza legata agli insediamenti e affermano che l’UE dovrebbe prendere in considerazione misure mirate che affrontino specificamente espansione degli insediamenti in Cisgiordania”, hanno dichiarato gli eurodeputati nel loro comunicato.

Hanno, inoltre, espresso preoccupazione per la politica dell’UE e la sua assistenza finanziaria nei Territori palestinesi compromessi dagli insediamenti illegali e hanno chiesto un risarcimento per la demolizione di tutte le infrastrutture finanziate dall’UE nell’area. Nel 2022, 101 strutture finanziate dall’UE o da Stati membri dell’UE (per un valore di 337.019 euro) sono state demolite o sequestrate dalle autorità israeliane.

I deputati hanno anche chiesto all’UE un parere legale che valuti le conseguenze politiche ed economiche della mossa israeliana di trasferire l’autorità sulle questioni civili in Cisgiordania al ministro delle Finanze israeliano, che consentirebbe un’ulteriore presenza di Israele nei Territori palestinesi.

“Il popolo palestinese ha vissuto sotto occupazione per più di 50 anni. L’UE deve mostrare il suo vero impegno rafforzando la sua cooperazione con l’Autorità palestinese e agendo per porre fine all’occupazione”, ha affermato il relatore Evin Incir (S&D, Svezia) dopo il voto.

In linea con il suo impegno per una soluzione a due Stati, l’UE dovrebbe instaurare quanto prima un dialogo politico più regolare con l’Autorità palestinese e avviare negoziati su un Accordo di Associazione completo tra l’UE e la Palestina e convocare un Consiglio.

L’UE ha un Accordo di Associazione con Israele dal 2000.