Il Parlamento europeo chiede alla UE di aiutare la Corte penale internazionale a processare Israele per crimini di guerra

Il Parlamento europeo chiede alla UE di aiutare la Corte penale internazionale a processare Israele per crimini di guerra

Bruxelles-Quds Press e PressTV. La commissione per gli Affari esteri del Parlamento europeo ha chiesto all’Unione europea di aiutare la Corte penale internazionale a processare Israele per crimini di guerra.

I membri della commissione per gli Affari esteri del Parlamento europeo hanno approvato una risoluzione che chiede all’UE di assistere la Corte penale internazionale (CPI) nel perseguire Israele per i suoi crimini di guerra nei Territori palestinesi occupati.

La risoluzione, presentata dall’eurodeputato socialdemocratico svedese Evin Incir, relatore per le raccomandazioni sulle relazioni dell’UE con l’Autorità palestinese (ANP), è stata adottata martedì con 41 voti a favore, 21 contrari e 9 astensioni. Il voto in plenaria è previsto per luglio.

“Il Comitato si rammarica dei progressi limitati nelle indagini della Corte penale internazionale sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità commessi nei Territori palestinesi occupati e si impegna ad assistere la Corte penale internazionale e il suo procuratore nel portare avanti le indagini e il procedimento giudiziario”, ha affermato il comitato in una dichiarazione.

La dichiarazione aggiunge: “Gli insediamenti illegali costituiscono un grave ostacolo alla realizzazione della soluzione dei due Stati, comprese pace e sicurezza durature”.

Ha chiesto nuovi sforzi per porre fine all’ultimo ciclo di violenza legata agli insediamenti e ha affermato: “L’Unione Europea dovrebbe prendere in considerazione misure che affrontino specificamente l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania”.

Il comitato ha anche espresso “preoccupazione per la politica e l’assistenza finanziaria dell’Unione Europea nei Territori palestinesi, minate dagli insediamenti israeliani illegali, e ha chiesto un risarcimento per la demolizione di tutte le infrastrutture finanziate dall’UE”.