Israele chiede ai suoi scienziati di essere cauti dopo l’assassinio di Fakhrizadeh

MEMO. In seguito all’assassinio dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh, i servizi di sicurezza israeliani hanno chiesto agli ex scienziati nucleari di spicco di adottare misure di sicurezza aggiuntive durante la vita quotidiana, secondo quanto riferito dai media israeliani venerdì 4 dicembre.

Il Times of Israel ha riportato che l’emittente israeliana Kan ha affermato che l’avvertimento è stato dato agli scienziati nucleari israeliani che lavoravano al reattore nucleare israeliano di Dimona, temendo che possano essere presi di mira per vendetta contro l’assassinio di Fakhrizadeh.

I media israeliani hanno rivelato che l’avvertimento è stato rilasciato in seguito alle dichiarazioni pubbliche dei dirigenti iraniani nei confronti di Israele per l’assassinio dello scienziato nucleare, unitamente alla promessa di vendicarsi. 

Kan ha riportato che ad almeno un ex scienziato di Dimona è stato detto di modificare la sua routine quotidiana, di cambiare i suoi movimenti e di essere vigile sui pacchi sospetti.

Il Times of Israel ha riferito che il Generale di Brigata (Res) Nitzan Nuriel, ex direttore del Dipartimento Antiterrorismo nell’ufficio del primo ministro israeliano, ha informato Kan che delle precauzioni erano necessarie, anche se le possibilità che l’Iran porti a termine un’operazione del genere sono basse.

“In passato gli iraniani hanno cercato di compiere attacchi contro alti funzionari israeliani all’estero; dubito che abbiano la capacità di effettuare un simile attacco in Israele”, ha affermato. “Tuttavia, ci vuole cautela”.

Traduzione per InfoPal di Silvia Scandolari