Israele comanda al mondo le proprie rotte. La FF2 segue la rotta della legalità.
Comunicato stampa della Freedom Flotilla – Italia.
Israele ed Egitto si sono accordati per deviare le navi verso il porto di El Arish, dimenticando che una delle dieci navi si chiama Dignité, un’altra Stefano Chiarini, un’altra Luise Michel, un’altra Audacity of hope ….. nomi che di per sé rappresentano la volontà di mettere al primo posto il Diritto, quello con la D maiuscola e non le concessioni arbitrarie di chi confonde il Diritto con la forza.
La flottiglia segue la rotta della legalità e quindi porterà 5 tonnellate di aiuti umanitari entrando a Gaza dal mare di Gaza.
Gli accordi tra Israele e l’Egitto non fanno onore alla nave che porta il nome di Tahrir, la piazza della dignità e il simbolo della “primavera araba”.
I governi democratici di tutto il mondo sono chiamati a far rispettare la legalità e non a concordare con Israele vie privilegiate per bypassarla.
Il governo italiano, al pari degli altri governi i cui cittadini sono imbarcati sulle dieci navi della missione Stay Human, deve applicare le norme giuridiche derivanti dall’essere firmataria della Carta delle Nazioni Unite, delle Convenzioni di Ginevra sul diritto internazionale umanitario, dei Patti internazionali sui diritti umani, nonché del Parere espresso dalla Corte Internazionale di Giustizia che esorta tutti gli Stati a imporre a Israele – tra l’altro – il rispetto degli obblighi che gli incombono ai sensi del diritto internazionale umanitario.
Ricordiamo in particolare al ministro Frattini che i pacifisti italiani diretti a Gaza hanno il diritto alla tutela da parte dello Stato italiano ai sensi delle norme giuridiche succitate oltre che ai sensi delle norme contenute nella nostra Costituzione.