Israele danneggia auto palestinese utilizzata per il trasporto di una donna disabile

Hebron/al-Khalil – MEMO. Mercoledì i soldati israeliani hanno attaccato un autista palestinese e hanno danneggiato la sua auto, usata per trasportare la figlia disabile.

Secondo Haaretz, Mohammed Sabarna ha tentato di parlare con i soldati e di avvertirli della figlia disabile, ma questi hanno continuato a colpirlo con le loro armi e lo hanno costretto a rientrare in casa, nella cittadina cisgiordana di Beit Ummar, a nord di Hebron/al-Khalil.

Il portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato a Haaretz che i soldati si trovavano nella zona per arrestare un ricercato e hanno fatto irruzione nell’auto di Mohammed dopo aver ricevuto informazioni che indicavano che egli vi custodiva un’arma. Il soldato ha anche affermato che il padre palestinese aveva rifiutato l’accesso al veicolo. Non è stata trovata alcuna arma all’interno.

Nel frattempo, Mohammed ha insistito sul fatto che nessun militare si è avvicinato a lui per discutere il contenuto dell’auto e che nessuno della famiglia, lui compreso, è stato arrestato. Ha aggiunto che l’incidente è avvenuto alle 4:30 del mattino, quando la famiglia si è riunita per il suhur – il pasto consumato prima dell’inizio del giorno di digiuno – quando è stata allertata dall’allarme dell’auto e ha trovato i soldati israeliani che stavano distruggendo i finestrini.

Attacchi, aggressioni e atti di vandalismo sono frequenti nelle città e cittadine palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme, occupate da Israele, sia da parte dei coloni che dei soldati.

“Mi hanno colpito con i loro fucili e mi hanno detto di stare zitto e di entrare”, ha detto Mohammed. “I soldati non mi hanno parlato prima di distruggere l’auto e non sono entrati a casa mia né hanno bussato alla porta”.

Ha notato che sua figlia di 30 anni, Yasmin, dipende dall’auto per la sua mobilità. “La prendiamo in braccio e la facciamo sedere”, ha detto. Mohammed si è recato alla stazione di polizia di Etzion dopo gli attacchi, ma gli è stato ordinato di tornare la prossima settimana.

Israele occupa illegalmente Hebron ed il resto della Cisgiordania dal 1967 e le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale contro i palestinesi sono all’ordine del giorno.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.