Israele ha consegnato 50 avvisi di demolizione nel villaggio di Duma, a sud di Nablus

Israele ha consegnato 50 avvisi di demolizione nel villaggio di Duma, a sud di Nablus

Nablus. Le forze di occupazione israeliane hanno consegnato 50 avvisi di demolizione e di evacuazione dei terreni coltivati per “riportarli allo stato originario”, nel villaggio di Duma, a sud di Nablus, nel nord della Cisgiordania.

Fonti locali e Suleiman Dawabsha, capo del Consiglio municipale di Duma, hanno riferito che gli equipaggi della cosiddetta amministrazione civile israeliana, accompagnati dalle forze di occupazione, hanno preso d’assalto le zone orientali e meridionali del villaggio e hanno distribuito 50 avvisi, tra cui uno per la demolizione di un locale agricolo e un altro per la demolizione con i bulldozer di una strada appena aperta, mentre il resto delle notifiche ordinano l’evacuazione dei terreni coltivati per “riportarli allo stato originario”.

Le fonti hanno sottolineato che le autorità di occupazione sostengono che tali terre siano “proprietà dello Stato” in quanto si trovano nell’Area C, secondo gli Accordi di Oslo, tuttavia, tutti i terreni notificati sono proprietà privata ed i proprietari hanno documenti che ne attestano il possesso.

[Hisham K. K. Abu Shaqra/Anadolu Agency].

Gli Accordi di Oslo, firmati nel 1993 tra l’occupazione e l’OLP, divisero le terre della Cisgiordania in tre aree: “A”, soggetta al controllo amministrativo e di sicurezza palestinese; “B”, soggetta al controllo di sicurezza israeliano con l’Autorità palestinese che gestisce le questioni amministrative; “C”, soggetta alla sicurezza e al controllo amministrativo israeliani.

Il ministero del Governo locale ha affermato che queste notifiche sono illegali e in violazione delle norme e convenzioni internazionali perché negano ai proprietari il diritto di utilizzarle come preferiscono – che è un diritto fondamentale previsto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che garantisce loro protezione dallo sfratto e dallo sfollamento.

(Fonte: Quds Press, PIC, Wafa e MEMO).