Israele ha emesso 56 ordini di detenzione amministrativa dall’inizio dell’anno

Ramallah-Quds Press. Il Centro palestinese per i Diritti umani ha dichiarato che le autorità di occupazione hanno intensificato il ricorso alla politica arbitraria della detenzione amministrativa, dal momento che sono stati emessi 56 ordini di arresto dall’inizio del 2015, la maggior parte dei quali consiste nelle proroga di arresti precedenti.

In un comunicato stampa inviato a Quds Press in data 17 gennaio, il Centro “Prigionieri della Palestina“ ha aggiunto che, durante lo scorso anno, si è registrata una notevole escalation nell’emissione di ordini di arresto amministrativo, saliti al numero di 1046, mentre l’occupazione continua, anche quest’anno, a ordinare sia l’arresto di nuovi prigionieri sia la proroga della detenzione per ulteriori periodi di prigionieri già in carcere.

Il Centro ha monitorato infatti 56 ordini di detenzione amministrativa dall’inizio del 2015, di cui 8 provvedimenti riguardano nuovi prigionieri e 48 consistono in proroghe di arresti amministrativi precedenti, la cui estensione varia dai due ai sei mesi.

Il Centro ha segnalato che, tra i nuovi prigionieri amministrativi del 2015, vi sono due parlamentari del Consiglio legislativo palestinese, Nayef Mahmud Rajub, arrestato per un periodo di 4 mesi, e il giudice Samir Saleh, arrestato per un periodo di tre mesi, entrambi di Nablus e arrestati per la seconda volta. Nella lista figura anche l’ex ministro Issa Khairy Jabbara, di Hebron, incarcerato per tre mesi.

L’occupazione ha prorogato la detenzione amministrativa per i prigionieri già in carcere, tra cui Mahmud Ahmad Shalatua , 32 anni, di Ramallah, la cui detenzione è stata rinnovata per la quarta volta consecutiva, per un totale di tre anni di prigionia, e lo shaykh Khader Adnan, di Jenin, la cui detenzione è stata prorogata per 6 mesi. Per quest’ultimo il governo aveva disposto la scarcerazione, ma il procuratore militare si è opposto alla decisione.

E’ stata prorogata la detenzione amministrativa anche per un docente universitario, il dottor Ghassan Nayef Dhuqan, 57 anni, di Nablus, per la terza volta consecutiva, per un periodo di tre mesi, con il protesto che sia in possesso di un documento segreto.

Il Centro ha indicato che la città di Hebron conta il maggior numero di prigionieri amministrativi cui è stata prorogata la detenzione, infatti 25 prigionieri provengono da questa città, mentre il resto  dei detenuti proviene dalle città di Ramallah e al-Bireh, Betlemme, Jenin, Tulkarem, Qalqiliya, Gerusalemme.

Il Centro ha chiesto un intervento internazionale per porre fine all’escalation nel ricorso alla detenzione amministrativa, una pratica ingiustificabile, in quanto contraria a tutti i trattati e le convenzioni internazionali.

Traduzione di Federica Pistono