In Italia abbiamo un grave problema di mancanza di libertà di informazione. Non è solo colpa di Berlusconi & co., come molti preferiscono credere, perché anche nello schieramento opposto l'informazione è vittima di lobbying, di pressioni e di scambi tra gruppi di potere, ed è ugualmente soggetta del diktat implicito ed esplicito della Israel Lobby, molto presente nel nostro Paese.
Ci sono giornalisti della tv pubblica, quindi pagati dal contribuente, che sono palesemente, e dunque politicamente, schierati a favore di Israele: essi offrono notizie frutto di veline di esercito e governo israeliani, e non certo della loro ricerca sul campo, come si vorrebbe da inviati e corrispondenti in certe aree.
In questi giorni essi stanno dimostrando di essere “prevenuti” sulla Freedom Flotilla 2, cioè pretendono di sapere che sarà una spedizione di “terroristi”, anti-israeliani e, “per questo”, antisemiti.
Ci chiediamo dunque che tipo di informazione questi colleghi garantiranno agli italiani quando partirà la Flotilla, se già da ora stanno facendo un'aperta propaganda contro…
Tali giornalisti, infatti, si permettono di attaccare l'organizzazione della Freedom Flotilla, i membri della coalizione italiani e internazionali, NON sulla base della conoscenza diretta (che rifiutano, negando il diritto alla conferenza stampa di essere ospitata dall'Ordine nazionale dei Giornalisti di Roma), ma su imput di Israele e della Israel Lobby in Italia.
E' un fenomeno, quello della censura o della “persecuzione” contro chi, anche tra i colleghi, osi allontanarsi dalla “linea prestabilita” così fortemente radicato in certi giornalisti, che arrivano persino a gettar discredito sulla presidenza dell'Ordine.
Il coraggioso Presidente dell'OdG, Enzo Iacopino, è infatti sotto duro attacco da parte di alcuni giornalisti che ne chiedono addirittura le dimissioni, accusandolo di aver tinto di “rosso” l'Ordine e di aver schierato l'Ente giornalistico a favore della “flotilla pro-terroristi di Hamas”, soltanto perché ospiterà la Conferenza stampa sulla FF per dare la possibilità a chi si occupa di Esteri e Cronache di essere informato in anticipo su una missione umanitaria che coinvolge oltre 20 nazioni e che certamente attirerà l'attenzione mediatica mondiale, come fu per la prima, assaltata dalla marina israeliana il 31 maggio scorso.
Nonostante i pesanti attacchi, Iacopino non si è lasciato intimidire, confermando l'ospitalità nella sede dell'OdG, e dimostrando un grande senso di giustizia e di amore per la libertà di stampa, ormai da troppo tempo pesantemente minacciata nel nostro Paese.
La nostra redazione esprime piena solidarietà e stima al Presidente, e invita i colleghi che ancora hanno a cuore la libera e democratica informazione a fare altrettanto.