L’Autorità nazionale palestinese difende la Freedom Flotilla diretta a Gaza

Madrid – Europa Press. Ieri, il ministro degli Esteri palestinese, Riyad al-Maliki, ha difeso l'iniziativa internazionale della Freedom Flotilla 2, affermando che tale progetto non sarebbe necessario se non ci fosse il blocco israeliano su Gaza.

Durante una colazione informativa, al-Maliki ha dichiarato che Israele “non deve temere” Freedom Flotilla, poiché essa ha come unico scopo quello di trasportare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, come gesto di solidarietà verso il popolo palestinese che non può condurre “una vita normale” a causa del blocco israeliano che impedisce di importare materiale da costruzione necessario a ricostruire le case distrutte dai bombardamenti.

Il ministro ha evidenziato che, nel momento in cui Israele porrà fine al blocco, tali iniziative non saranno necessarie, poiché i materiali potranno entrare nel territorio “in modo diretto”.

Al-Maliki è favorevole all'ispezione delle navi da parte di figure indipendenti, prima che salpino dai porti di origine, per assicurare che “non trasportino armi”, ma solamente aiuti umanitari.

Egli ha ammesso di non sapere come Israele reagirà di fronte al secondo tentativo della Freedom Flotilla di rompere l'assedio di Gaza. Un anno fa, le forze israeliane assaltarono le navi, causando scontri in cui rimasero ferite molte persone, poi ha aggiunto al-Maliki che “se egli fosse un leader israeliano, consentirebbe alla Freedom Flotilla di raggiungere l'enclave palestinese 'in modo normale'”.

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