L’OMS conferma oltre 449 attacchi alle strutture sanitarie di Gaza da 7 ottobre

New York – MEMO. Il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha confermato domenica più di 449 attacchi ai servizi sanitari a Gaza ed in Cisgiordania, dal 7 ottobre, affermando che “ora il lavoro degli operatori sanitari è impossibile”.

Parlando ad una sessione speciale organizzata dal comitato esecutivo dell’OMS sulla situazione sanitaria nei Territori palestinesi occupati, Tedros ha sottolineato l’impatto catastrofico dei conflitti sulla situazione sanitaria a Gaza, come riporta l’Agenzia Anadolu.

“A Gaza sono morte più di 17 mila persone, tra cui 7 mila bambini e non sappiamo quanti sono sepolti sotto le macerie delle loro case. Sono stati segnalati più di 46 mila feriti”, ha aggiunto.

Ben “1,9 milioni di persone sono state sfollate – quasi l’intera popolazione della Striscia di Gaza – e stanno cercando un rifugio ovunque possano trovarlo. Nessuno e nessun luogo sono sicuri a Gaza”, ha aggiunto.

Ha sottolineato che la salute non dovrebbe mai essere un obiettivo [degli attacchi militari], affermando che in media c’è una doccia ogni 700 persone e un bagno ogni 150 persone, e che ci sono segnali preoccupanti di malattie epidemiche tra cui diarrea sanguinolenta e itterizia. Solo 14 ospedali sui 36 originari sono parzialmente funzionanti.

“Poiché sempre più persone si spostano in un’area sempre più piccola, il sovraffollamento, combinato con la mancanza di cibo, acqua, ripari e servizi igienici adeguati, sta creando le condizioni ideali per la diffusione delle malattie”, ha affermato.

Il capo dell’OMS ha sottolineato il suo sostegno all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per un cessate il fuoco umanitario permanente e urgente, al fine di garantire la fornitura di aiuti critici a coloro che ne hanno urgentemente bisogno nella Striscia di Gaza.

“Un cessate il fuoco è l’unico modo per proteggere e promuovere veramente la salute della popolazione di Gaza. Mi dispiace profondamente che il Consiglio di Sicurezza non sia stato in grado di adottare una risoluzione su questo cessate il fuoco, venerdì scorso”, ha detto, riferendosi al veto degli Stati Uniti che ha bloccato gli appelli internazionali per una tregua.

Israele, in risposta all’attacco del 7 ottobre da parte del gruppo palestinese Hamas, ha lanciato attacchi aerei e terrestri contro l’enclave assediata, uccidendo migliaia di palestinesi, soprattutto civili, e costringendo circa 1,9 milioni di persone a fuggire dalle loro case. I gazawi devono, inoltre, far fronte a gravi carenze di cibo, acqua e altri beni di prima necessità, poiché l’ingresso degli aiuti è consentito solo in minima parte.

(Foto:  [Jaber Abdulkhaleg/Anadolu Agency]).