Manifestazione settimanale contro il Muro: decine di intossicati da lacrimogeni. Arrestato un attivista israeliano.

Ramallah. Decine di attivisti palestinesi, israeliani e internazionali sono stati bersagliati ieri dai lacrimogeni, dalle bombe suono e dai proiettili di gomma dei militari israeliani, che hanno così disperso il corteo settimanale anti-Muro di Bil'in, una cittadina a ovest di Ramallah. 

La protesta non-violenta è partita subito dopo la preghiera del venerdì, quando i dimostranti hanno alzato bandiere e striscioni contro il Muro e le colonie. Il corteo ha marciato per le strade cantando slogan che condannavano le politiche d'Israele e chiedevano la liberazione di tutti i prigionieri dalle carceri israeliane.

Alla manifestazione ha preso parte il Segretario generale dell'Iniziativa nazionale palestinese Mustafa Barghuthi insieme a membri e sostenitori del suo partito.

Tra le altre cose, tutti i partecipanti hanno chiesto al vertice della Lega Araba, che ha avuto inizio oggi a Sirte, in Libia, di sostenere la Palestina e Gerusalemme “con i fatti e non con le parole”.

La manifestazione si è mossa verso il Muro di Annessione, dove le truppe israeliane hanno chiuso l'area con filo spinato e si sono sistemate dietro i blocchi di cemento. Quando i dimostranti hanno cercato di raggiungere le terre al di là del muro, i soldati hanno sparato per disperderli. Un attivista israeliano di 54 anni è stato inoltre arrestato, mentre a decine hanno richiesto soccorsi per aver inalato del gas lacrimogeno.

Il Comitato popolare contro il Muro e gli insediamenti ha quindi chiesto alla Lega Araba di prendere le misure necessarie contro i piani coloniali israeliani ed attivare il rapporto Goldstone presso le istituzioni internazionali. Un appello è stato poi lanciato per boicottare Israele e imporre sanzioni a uno stato “che viola le leggi umanitarie e internazionali”.

Riguardo ai mezzi usati contro i manifestanti di Bil'in, una portavoce militare israeliana ha riferito all'edizione in lingua ebraica dell'agenzia “Ma'an” che l'esercito non era consapevole dell'impiego di simili misure anti-sommossa da parte delle truppe. “70 sovversivi hanno cominciato a lanciare pietre – ha commentato – ma tutto è finito abbastanza rapidamente”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.