Moschea di al-Aqsa: gruppi estremisti di ebrei protestano contro la chiusura del sito per i coloni

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. Gruppi estremisti del tempio ebraico hanno protestato presso la casa del ministro d’estrema destra israeliano Itamar Ben-Gvir, nella colonia di Kiryat Arba a Hebron, chiedendo incursioni nella moschea di al-Aqsa in seguito alla decisione di chiudere il complesso della moschea ai gruppi di coloni per 16 giorni a partire da giovedì.

La decisione è stata apparentemente presa dai servizi di sicurezza. Ben-Gvir è il ministro della Sicurezza nazionale.

La polizia di occupazione ha giustificato la decisione con “timori per la situazione della sicurezza alla luce dell’attuale guerra [a Gaza] e cercando di evitare di alimentare la tensione e la rabbia popolare a Gerusalemme e in Cisgiordania”, soprattutto dopo che ai palestinesi è stato impedito con la forza di recarsi ad al-Aqsa durante i giorni della festa ebraica di Purim.

I media israeliani hanno riferito che un’ondata di rabbia si è diffusa tra i partiti d’estrema destra della coalizione di governo dell’occupazione, che ha ritirato l’incoraggiamento ai coloni a fare irruzione nel complesso della moschea durante il mese di digiuno musulmano del Ramadan, in particolare durante gli ultimi dieci giorni del mese in arrivo. I “gruppi del Tempio” vedono in questo una sottomissione alla volontà dei movimenti di resistenza palestinesi. Ritengono inoltre Ben-Gvir responsabile della decisione, accusandolo di aver fatto marcia indietro di fronte ai servizi di sicurezza che temono un allargamento del fronte di guerra.

I gruppi estremisti vogliono demolire la moschea di al-Aqsa e la Cupola della Roccia e sostituire gli edifici islamici con un tempio ebraico.

(Foto: Mohammad Hamad – Anadolu Agency]).