Netanyahu vuole posticipare il suo processo a causa delle guerra contro Gaza, afferma canale televisivo

Gaza – MEMO. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta cercando di rimandare il suo processo per corruzione perché impegnato nella guerra contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato martedì dal Canale televisivo israeliano Channel 13. Netanyahu è accusato di aver accettato tangenti, frode e violazione della fiducia, ha spiegato il canale in lingua ebraica.

La Corte distrettuale ha ripreso il processo contro Netanyahu il 4 dicembre dopo una pausa di due mesi dovuta alla devastante guerra genocida condotta dall’esercito israeliano a Gaza dal 7 ottobre.

“Il primo ministro Netanyahu aveva promesso anni fa che sarebbe stato in grado di governare il Paese mentre si svolgeva il suo processo penale, ma stasera è diventato chiaro che sta chiedendo all’accusa di nascondere alcune prove chiave nel suo processo”, ha detto il Canale 13. “L’avvocato di Netanyahu ha detto che il processo è in corso.

“L’avvocato di Netanyahu, Amit Hadad, ha inviato lunedì una lettera alla Procura chiedendo di rifiutare la deposizione di alcuni testimoni perché, secondo lui, il primo ministro non sarà in grado di prepararsi all’interrogatorio prima della fine della guerra”.

Il canale ha aggiunto che si tratta di testimoni “importanti”, tra cui il ministro della Giustizia Yariv Levin, il parlamentare Ze’ev Elkin ed il consulente legale dell’Ufficio del Primo Ministro, Shlomit Barnea.

Tra i testimoni figurano anche l’ex-capo del Servizio di intelligence estero (Mossad), Tamir Pardo; l’ex-capo del Servizio di sicurezza generale (Shin Bet), Yuval Diskin; l’ex-ministro Tzipi Livni; l’editore di Israel Hayom, Miriam Adelson; e David Shimron, cugino di Netanyahu.

I funzionari dell’Ufficio del Pubblico Ministero, ha dichiarato Channel 13, temono che questo possa ritardare il processo di diversi mesi. “I testimoni dell’accusa stanno per terminare la loro testimonianza e il prossimo testimone dopo di loro, che sarà il primo a testimoniare per conto della difesa, è Netanyahu stesso”.

La prima udienza di Netanyahu si è tenuta il 24 maggio 2020. La legge israeliana non gli impone di dimettersi dalla carica a meno che la Corte Suprema non lo condanni, un processo che potrebbe richiedere diversi mesi.