Novembre 2011: Israele ha condotto 300 operazioni militari in Cisgiordania

New York – InfoPal. L'assistente agli affari politici del segratio generale Onu, Oscar Fernandez Taranco, ha individuato nel mese scorso, novembre 2011, un'involuzione del processo politico tra Israele e palestinesi, “dalla quale sorgono ulteriori preoccupaizoni sull'avvenire”, ha specificato.

Oltre 300 operazioni militari sono state condotte da Israele nella Cisgiordania occupata (stando a dati elaborati dalle Nazioni Unite), quasi non si contano i progetti approvati nello stesso periodo da Israele per erigere in terra palestinese nuove colonie illegali, mentre 75 demolizoni ai danni di case e, più genericamente, proprietà palestiensi, sono state portate a termine. Nel documento si citano pure i quotidiani attacchi dei coloni di Israele contro i cittadini palestinesi. 

Dalla Cisgiordania, il resoconto passa alla Striscia di Gaza, facendo una valutazione della situazione di sicurezza del territorio assediato insieme alle aree circostanti (le frontiere), descrivendola “precaria e pericolosa”.

Tredici operazioni da cielo sono state condotte da Israele contro la Striscia di Gaza, mentre 45 sono stati i razzi lanciati dalla resistenza palestinese. 

Tra le conclusioni delle presenti osservazioni, esposte a Ban Ki-moon ieri, in Assemblea Generale, si è posto il problema politico alla base di quest'impennata di attacchi.

Senza rivolgere accuse a nessuna delle due parti in particolare, si definiscono questi attacchi “atti provocatori”, e si invitano interessati e attori politici coinvolti nel processo di pace, ad adoperarsi per un ritorno ai negoziati.

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