Oltre 200 palestinesi a rischio di sfollamento forzato a Khan al-Ahmar

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. Oltre 200 palestinesi del villaggio beduino di Khan al-Ahmar, ad est della Gerusalemme occupata, rischiano di perdere la loro casa e la fonte di sostentamento, mentre il governo israeliano si prepara a mettere in pratica il piano di demolizione dell’area nel prossimo futuro.

Il 29 settembre, la Corte Suprema israeliana aveva approvato una richiesta presentata dall’organizzazione coloniale Regavim, guidata dal capo del Partito del sionismo religioso e ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che chiedeva la comparizione del primo ministro e del ministro della Difesa israeliani in tribunale per spiegare perché il governo non avesse attuato gli ordini di demolizione emessi due anni prima contro la cittadina. La Corte ha concesso al governo una proroga per mettere in atto la decisione, che terminerà a febbraio.

Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha affermato che entro due settimane il governo israeliano dovrà rispondere alla richiesta presentata dall’organizzazione Regavim alla Corte Suprema.

Nel frattempo, i residenti di al-Khan Al-Ahmar vivono in un costante stato di ansia e temono che l’esercito israeliano attui la decisione di demolizione e li sgomberi dalle loro case.

La cittadina di al-Khan al-Ahmar, che si trova vicino alle colonie di Ma’ale Adumim e Kfar Adumim, si estende su un’area di 40 ettari e comprende più di 40 famiglie che vivono in tende e case improvvisate e roulotte finanziate dall’Unione Europea.

In preparazione al possibile sgombero forzato dei residenti locali, domenica scorsa i membri della Knesset israeliana del partito d’estrema destra Otzma Yehudit, guidato dal ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, hanno organizzato, tra rigide misure di sicurezza, un tour nell’area dove vivono i residenti di Khan al-Ahmar che saranno trasferiti.

Un portavoce dei residenti, Eid Khamis, ha affermato che il governo israeliano ha avviato misure razziste contro la popolazione locale, in preparazione dello sfollamento dalle case, nei prossimi giorni.

In un’intervista all’agenzia Safa, Khamis ha spiegato che la più importante di queste misure è la visita dei membri della Knesset, avvenuta domenica, e l’escalation degli attacchi dei coloni contro la cittadina beduina.

Ha aggiunto che Ben Gvir e Smotrich considerano l’evacuazione e la demolizione di Khan al-Ahmar una priorità assoluta per attuare il piano coloniale E1, ad est di Gerusalemme.

Khamis ha detto che i residenti vivono nella grande paura dell’attuazione degli ordini di demolizione, dato che l’estrema destra costituisce ora la maggioranza della coalizione di governo in Israele.

“Qui sono tutti in apprensione. I residenti non riescono a dormire né a riposare, soprattutto i bambini e le donne”, ha aggiunto.

Khamis ha invitato consoli, ambasciatori e diplomatici europei a visitare la cittadina di Khan al-Ahmar prima della prossima sessione del tribunale, per informarli sulle politiche israeliane contro la comunità.

Al-Khan al-Ahmar costituisce un’ancora di salvezza per tutte le comunità beduine ad est di Gerusalemme, e se la cittadina verrà sequestrata, sarà facile controllare il resto delle comunità.

La cittadina comprende anche una scuola che serve 200 studenti e studentesse provenienti da diverse altre comunità beduine ad est di Gerusalemme.

L’Amministrazione civile israeliana prevede di trasferire i residenti di Khan al-Ahmar in un luogo a circa 300 metri di distanza dalla posizione attuale.

L’attuazione del processo di demolizione aprirà la strada alla messa in pratica del progetto E-1, che mira a separare la Cisgiordania in due parti, inclusa la separazione della città di Gerusalemme dalla Cisgiordania.