Palestinesi espulsi dai Territori: proteste ufficiali della Giordania.

Amman – Pic. Il ministero giordano degli Affari esteri ha convocato mercoledì l'ambasciatore israeliano in Giordania per presentare le sue proteste ufficiali nei confronti dell'esercito israeliano, che ha deciso di espellere migliaia di palestinesi dalla Cisgiordania.

Nell'appunto inviato al diplomatico, la Giordania ha sottolineato con parole dure la necessità di fare subito marcia indietro su una simile risoluzione, e cessare ogni iniziativa unilaterale.

Il messaggio ricordava infatti che i palestinesi hanno il diritto di muoversi liberamente e risiedere ovunque sul loro  territorio nazionale, e che l'ordine militare in questione rappresenta una grave violazione delle leggi umanitarie e degli accordi internazionali, oltre a infrangere i doveri d'Israele in quanto forza occupante nelle terre palestinesi.

Lo stato giordano aveva già avvertito che il regime militare avrebbe bloccato qualsiasi sforzo di pace e accresciuto le tensioni e l'instabilità nella regione, al punto anche da minacciare la pace e la sicurezza internazionali.

Il Senato, a sua volta, ha considerato la decisione israeliana una palese conferma pratica delle reali intenzioni aggressive e espansioniste d'Israele, e ha aggiunto di non credere al presunto interesse israeliano per la pace.

Le azioni giordane non si fermano però alle critiche: il Ministero degli Affari religiosi, presieduto dal ministro Abdulsalam al-Abbadi, ha infatti annunciato il lancio di un appalto per un progetto di riabilitazione della moschea di al-Aqsa (Gerusalemme est), dal costo di quasi 1,5 milioni di euro.

Il progetto, finanziato da re Abdullah Ibn al-Hussein, punta a fornire alla moschea dei generatori di elettricità, una rete elettrica interna e dei pannelli di piombo, a rinnovare le decorazioni interne e a installare un impianto anti-incendio. La notizia è stata riferita da Petra, l'agenzia stampa ufficiale dello Stato giordano.

Al-Abbadi, riporta l'agenzia, ha riferito che il suo Ministero lancerà anche un secondo appalto per fornire di tappeti la moschea di al-Marwani [a Gerusalemme, ndt]

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