

Nel campo di Duheisha, che ospita oltre 20 mila palestinesi, i bambini hanno donato al Papa una grande carta dei profughi, con il nome di Gesù Cristo, in qualità di “primo rifugiato“. Essi hanno anche presentato a Francesco una chiave, simbolo del desiderio del ritorno in Palestina dei 750 mila rifugiati e dei loro discendenti, espulsi nel 1948.
I bambini hanno anche espresso solidarietà agli oltre 100 detenuti amministrativi palestinesi in sciopero della fame nelle carceri israeliane, e verso i profughi del campo di Yarmouk, in Siria.
Mentre il Papa parlava, i bambini mostravano poster con su scritto “Musulmani e cristiani vivono sotto occupazione” e “Chiediamo libertà di culto”.
Da parte sua, il presidente Mahmoud Abbas ha chiesto al Papa di sostenere la lotta dei Palestinesi per porre fine all’occupazione israeliana e per stabilire uno Stato palestinese indipendente.
Cristiani in Palestina
Nella Striscia di Gaza vivono circa 1.500 cristiani, e altri 50 mila in Cisgiordania, ma Israele ha imposto rigide restrizioni di movimento tra le due aree della Palestina, a partire dall’assedio su Gaza, del 2007.
Ci sono, inoltre, 130 mila cristiani con cittadinanza israeliana.
(Fonte: Ma’an e Quds Press. Foto Ma’an)




Nel primo pomeriggio, il Papa ha pregato presso il Muro di Separazione.





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