Piano israeliano per espandere l’area del Muro del Pianto

scavi buraqGerusalemme-Pal.info. Mercoledì 10 aprile, il quotidiano ebraico Yediot Ahronot ha rivelato un piano israeliano per espandere l’area di al-Buraq (Muro del Pianto), adiacente alla moschea di al-Aqsa, di centinaia di metri, al fine di risolvere una controversia sorta tra ebrei ultra-ortodossi e quelli provenienti dagli Usa, sullo sfondo delle visite miste, uomini e donne, al luogo in questione.

Il giornale ha riferito che il piano prevede di creare un collegamento tra la piazza di a-Buraq, a nord, e l’Arco Robinson, a sud, e dividere l’area in tre settori uguali: il primo per gli uomini, il secondo per le donne e il terzo per il pubblico misto, come richiesto dagli ebrei provenienti dall’estero

Il piano in questione (proposto dal capo dell’Agenzia Ebraica, Natan Sharansky, per raggiungere un’equa soluzione tra le parti della controversia, che presenterà, a giorni, le sue raccomandazioni al capo del governo israeliano) è stato accolto favorevolmente, in via preventiva, sia dagli ebrei ultra-ortodossi di Gerusalemme che da quelli provenienti dagli Usa.

In un contesto correlato, i cittadini arabi di Gerusalemme hanno lanciato l’allarme sugli scavi israeliani, avviati nella piazza di al-Buraq allo scopo di edificare un centro religioso, chiamato Casa Strauss.

Dal canto suo, Shaykh Mohammed Hussein, predicatore di al-Aqsa, e Gran Mufti di Gerusalemme e la Palestina, ha ammonito circa “la gravità dei lavori di scavo, effettuati dall’occupazione nella piazza”.

In un comunicato stampa, lo shaykh ha affermato che la piazza di al-Buraq, che le autorità di occupazione hanno cercato ripetutamente di sottrarre, è di proprietà del Waqf islamico (amministrazione del patrimonio religioso). Inoltre, aggiunge Hussein “questi lavori hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso ai tunnel, scavati sotto alla moschea di al-Aqsa”. Infine, egli ha spiegato che “il fatto grave è che questa violazione porterà al crollo della moschea, dopo averla accerchiata di elementi ebraici per sopraffare la sua identità islamica”.