Rapporto settimanale del PCHR su violazioni israeliane: 3 palestinesi uccisi e 13 feriti. ‘La UE non importi prodotti dagli insediamenti illegali’.

Cigiordania – Infopal. Il Palestinian Center for Human Rights (PCHR) ha resi noti i dati sulle violazioni israeliane in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza nel periodo dal 9 al 16 luglio.

Durante invasioni e assalti, 3 palestinesi sono stati uccisi e 13 feriti, compresi 2 bambini. 7 sono stati feriti durante una manifestazione pacifica svoltasi a Nil’in, vicino a Ramallah, contro il Muro di Annessione.

Le forze di occupazione ha mantenuto la chiusura di tutti i valichi della Striscia di Gaza. L’assedio che dura da oltre un anno ha provocato un disastro umanitario, e ha violato i diritti umani, economici, medico-sanitari, scolastici e sociali di circa 1,5 milioni civili.

Le autorità israeliane continuano a impedire l’entrata di merci e di prodotti grezzi nella Striscia e molte aziende sono state costrette a chiudere. E’ impedito anche il movimento dei civili.

Nonostante la tregua con Israele, mediata dall’Egitto, entrata in vigore il 19 giugno, i valichi non sono stati riaperti e l’assedio non è stato sollevato e la popolazione continua a soffrire e a morire.

Appello alla Comunità internazionale: il PCHR ha rivolto un appello alla comunità internazionale per segnalare le nuove e numerose violazioni da parte delle forze israeliane. Tra le raccomandazioni, il Centro ricorda all’Unione Europea l’esistenza dell’art. 2 dell’Accordo Euro-Israeliano che prevede che Israele rispetti i diritti umani come pre-condizioni per la cooperazione economica con gli stati della UE. Il PCHR chiede dunque all’Unione Europe di proibire l’importazione di merci prodotte negli insediamenti illegali israeliani situati in Cisgiordania.

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