Re della Giordania rifiuta di separare la Cisgiordania da Gaza

Amman – MEMO. Il re della Giordania Abdullah II, martedì ha ribadito il rifiuto del suo paese a qualsiasi tentativo di separare la Cisgiordania dalla Striscia di Gaza, riferisce l’agenzia Anadolu.

In un messaggio al capo del Comitato per l’esercizio dei diritti inalienabili del popolo palestinese (CEIRPP), il re Abdullah II ha affermato che sia la Cisgiordania che Gaza sono una “estensione dello Stato palestinese”.

“I valori di tutte le religioni divine ed i nostri valori umani comuni rifiutano l’uccisione di civili”, ha aggiunto, secondo la Corte reale della Giordania.

Ha osservato: “Le aggressioni di Israele in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza sfidano il diritto umanitario internazionale e innescheranno ulteriore violenza e distruzione nella regione e nel mondo”.

La Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese “cade in circostanze eccezionali che invitano il mondo intero ad agire per fermare la guerra e costringere Israele a revocare il blocco sulla Striscia di Gaza”, ha aggiunto il Re.

Il Re ha anche ribadito il rifiuto della Giordania nel “rioccupare parti di Gaza o istituirvi zone cuscinetto e separare la Cisgiordania da Gaza”.

Mercoledì il popolo palestinese e i suoi sostenitori in tutto il mondo celebrano la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese.

Questo giorno segna la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 1947, che chiede la spartizione della Palestina in Stati “arabi” ed “ebraici”.

Israele ha lanciato una massiccia campagna militare nella Striscia di Gaza in seguito all’attacco transfrontaliero di Hamas il 7 ottobre.

Da allora, secondo le autorità sanitarie dell’enclave, ha ucciso oltre 15 mila persone, tra cui 6.150 bambini e 4 mila donne. Il bilancio ufficiale delle vittime israeliane è di 1.200.

Traduzione per InfoPal di F.L.