Reporter Senza Frontiere: ‘Israele continua a colpire i giornalisti palestinesi’.

   Reporters Without Borders:

   “Israele continua a colpire i giornalisti palestinesi”

Reporters Without Borders riferisce che l'esercito israeliano viola la libertà di stampa nei territori occupati e che ha ripetutamente aperto il fuoco sui giornalisti. Almeno otto  reporter palestinesi sono stato feriti dal fuoco dell'esercito israeliano, in marzo, nella Cisgiordania e a Gerusalemme.

L’associazione dichiara che questi incidenti “continuano  impuniti”, che i soldati coinvolti negli attacchi sono raramente portati davanti alla giustizia e che i superiori dei soldati approvano questa violenza.

Il movimento aggiunge che è tempo che l'esercito fermi queste violazioni contro i  giornalisti.

Il giornalista Harun Amayra, di Falestin TV, che stava documentando una protesta pacifica per il “Land Day”, la Giornata della Terra, nel villaggio di Dodrus, vicino a Ramallah, è stato ferito al piede da uno sparo esploso da un soldato israeliano.

L'incidente è avvenuto il 30 marzo; almeno dieci dimostranti sono stati feriti. Amayra è stato trasportato in un ospedale locale, a Ramallah.

Il 25 marzo inoltre, i soldati avevano trattenuto una troupe della TV satellite Al-Quds che stava dirigendosi a Gerusalemme per presentare un programma in diretta. La troupe è stata rilasciata molte ore più tardi. Al presentatore Raed Fathi, è stato proibito l'ingresso a Gerusalemme per una settimana.

Reporters Without Borders aggiunge: “Il 19 marzo, il giornalista di Falestin TV, Harun Amayra, e il cameraman Najib Sharoneh stavano girando un reportage nel villaggio di Badras quando i soldati Israeliani li hanno avvicinati, colpiti e trattenuti per quasi quattro ore”.

Lo stesso giorno, i soldati hanno vietato ai giornalisti di entrare nel villaggio di Ni’lin, vicino a Ramallah dove i giornalisti si stavano recando per documentare la settimanale protesta nonviolenta contro il Muro.

Ancora, il 17 marzo, un soldato ha lanciato una bomba lacrimogena contro il cameraman di AP, Nasser Al Shyoukhi, mentre questi stava riprendendo gli scontri tra i giovani del luogo e i soldati israeliani nella città meridionale di Hebron, in Cisgiordania.

I soldati hanno anche sparato proiettili rivestiti di gomma e gas lacrimogeni contro il fotografo Issam Al Rimawi mentre stava documentando gli eventi al blocco stradale di Qalandya, trasformato in capolinea dall'esercito.

Il 5 marzo, le truppe hanno sparato proiettili rivestiti di gomma contro tre cameraman palestinesi: Mahmoud Alyan, Mahfouz Abu Turk (che lavorano per il quotidiano Al Quds), e Ahmad Al Gharably che lavora per l'AFP.

I tre reporter avevano filmato gli scontri tra i soldati e alcuni giovani palestinesi  all'esterno della moschea di  Al Aqsa, nella parte occupata a est di Gerusalemme.

Traduzione per Infopal a cura di Matilde Vianello

 

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