Shaykh Salah: respinto rinvio udienza

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Condannato a cinque mesi di carcere, Shaykh Ra'ed Salah da diversi anni è nel mirino delle autorità israeliane.

Nel 2007, il leader del Movimento islamico nei Territori occupati nel '48 (Israele) era stato accusato di aver istigato uno scontro con le forze d'occupazione quando, la sera del 22 agosto di quell'anno, prese parte ad una cena nel quartiere di Wadi Joz come protesta contro le demolizioni israeliane di proprietà palestinesi e i continui attacchi ai luoghi sacri. L'evento fu dichiarato “illegale” da Israele e gli scontri avvennero presso Bab al-Mugharibah, ad al-Quds (Gerusalemme).

Nel 2007 fu arrestato e confinato ai domiciliari, fu interdetto nell'accesso ad al-Aqsa e gli fu vietato di incontrare sette personalità, ma il capo del Movimento islamico era stato arrestato e minacciato altre volte prima di quell'occasione come avvenne nel 2001, quando rimase anche ferito negli scontri con la polizia israeliana.

Ad oggi, Shaykh Ra'ed Salah ha scontato 110 giorni di detenzione ad al-Muskubiyyah (Gerusalemme), i suoi legali avevano chiesto un rinvio dell'udienza fissata ieri, 10 novembre, per presentare ulteriore materiale a sostegno della difesa.

Il tribunale israeliano ha respinto l'istanza dei difensori, decidendo di mantenere la data dell'udienza dell'accusa contro Salah. Ad aggravare, per Israele, la posizione del leader del Movimento islamico, vi è stata la partecipazione alla missione internazionale Freedom Flotilla 1.

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