Commissione ONU: sono necessarie nuove forme per obbligare Israele a rispettare la legge internazionale

Tel Aviv – MEMO. Lunedì, la Commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati ha affermato che la comunità globale deve esplorare urgentemente nuovi modi per garantire il rispetto da parte di Israele del diritto internazionale.

L’ex-commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, si è rivolta al Consiglio per i diritti umani con il primo rapporto della commissione sui Territori palestinesi occupati e su Israele.

“È anche nostra ferma opinione che la continua occupazione del territorio palestinese, comprese Gerusalemme Est e Gaza, il blocco di 15 anni su Gaza e la discriminazione di lunga data all’interno di Israele sono tutti collegati e non possono essere considerati isolatamente”, ha affermato.

“Dato il chiaro rifiuto da parte di Israele di adottare misure concrete per attuare i risultati e le raccomandazioni delle precedenti commissioni, la comunità internazionale deve esplorare urgentemente nuovi modi per garantire il rispetto del diritto internazionale”.

L’ex-giurista sudafricana ha affermato che la comunità internazionale non ha adottato misure significative per garantire il rispetto, da parte di Israele, del diritto internazionale e per influenzarlo a porre fine all’occupazione.

Pillay ha affermato che lo stato di “occupazione perpetua” della Palestina e la discriminazione di lunga data, sia in Israele che in Palestina, sono una causa fondamentale alla base delle violenze in corso.

“Minacce di sfollamento forzato, demolizioni, costruzione ed espansione di colonie, violenza dei coloni ed embargo su Gaza hanno tutti contribuito e continueranno a contribuire ai cicli di violenza”, ha affermato l’ex-capo dei diritti umani.

Ha detto che la realtà che dura da decenni crea un generale senso di disperazione all’interno della popolazione palestinese in Palestina, Israele e nella diaspora.

“Sono lasciati senza speranza di un futuro migliore che offra loro l’intera gamma di diritti umani, senza discriminazioni”, ha affermato Pillay.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.