Striscia di Gaza, Comitato popolare redige condizioni per la ‘rimozione dell’assedio’

Gaza – InfoPal. Il Comitato popolare per rompere l'assedio su Gaza ha divulgato un comunicato nel quale sono elencati i requisiti fondamentali perché si parli di “rimozione dell'assedio”.

Ingresso di materiali da costruzione: cemento, ferro, brecciolina e ogni sorta di attrezzatura necessaria perché le industrie edilizie siano operative. Per ricostruire tutto quanto è stato distrutto dalla guerra israeliana;

– Alla ricostruzione saranno affiancati nuovi progetti di edilizia, l'ampliamento delle strutture e dei servizi sanitari, delle istituzioni educative e per lo sviluppo delle attività nel settore privato;

– Si devono aprire i valichi commerciali della Striscia di Gaza e lasciare che la produzione locale venga esportata all'estero, verso la Cisgiordania, i Paesi arabi e l'Occidente. Per la libera circolazione di persone e di merci;

Il porto della Striscia di Gaza deve essere ampliato e dovrà assurgere a porto commerciale che collegherà la Palestina con il resto del mondo. Anche la nuova realtà contribuirà allo scambio commerciale;

Ripristinare la centrale elettrica di Gaza per fare in modo che sia funzionale al massimo delle proprie potenzialità;

Creare nuovi impianti di desalinizzazione e, parallelamente, costruire le infrastrutture di supporto necessarie.

“Tutto questo – conclude il comunicato -, creerà lavoro e i preoccupanti tassi di povertà e disoccupazione tra la popolazione della Striscia di Gaza, saranno abbattuti”.

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