Sulla nonviolenza.

Mohandas K. Gandhi (il Mahatma)

Sulla nonviolenza

"La mia fede nella nonviolenza è una forza estremamente attiva. Non lascia posto alla viltà e neppure alla debolezza. Vi è speranza che il violento diventi un giorno nonviolento, ma per il vile non ve n’è alcuna. Perciò ho detto più volte che se non sappiamo difendere noi stessi, le nostre donne e i nostri luoghi di culto con la forza della sofferenza, vale a dire con la nonviolenza, dobbiamo almeno, se siamo uomini, essere capaci di difendere tutto questo combattendo."

"Rischierei mille volte la violenza piuttosto che la distruzione di tutto un popolo."

"La mia nonviolenza non ammette che si fugga dal pericolo e si lascino i propri cari privi di protezione. Tra la violenza e una fuga vile, posso soltanto preferire la violenza alla viltà. Non posso predicare la nonviolenza ad un codardo più di quanto non possa indurre un cieco a godere di visioni piacevoli. La nonviolenza è il culmine del coraggio. E nella mia esperienza non ho incontrato difficoltà a dimostrare a uomini allevati alla scuola della violenza la superiorità della nonviolenza. Codardo quale fui per anni, albergavo la violenza. Cominciai ad apprezzare la nonviolenza quando cominciai a liberarmi della viltà."

"Non conoscendo la sostanza di cui è fatta la nonviolenza, molti hanno onestamente creduto che fuggire sempre dal pericolo fosse una virtù paragonabile a quella di opporre resistenza, soprattutto quando questa comportasse pericolo per la vita. Come insegnante di nonviolenza devo, per quanto mi è possibile, mettere in guardia da una credenza così meschina.”

"La forza non viene dal vigore fisico. Viene da una volontà indomabile."

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