TRATTATIVE PER LA TREGUA, ISRAELE CONTINUA A BOMBARDARE LA STRISCIA.

 

Gaza – Infopal. La notte scorsa, un gruppo di cittadini palestinesi si è salvato da un bombardamento israeliano contro la zona est della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

I testimoni oculari hanno riferito che l’artiglieria israeliana ha lanciato due bombe, ma non hanno causato vittime, in base a quanto confermato dai soccorritori.

Questa mattina, un elicottero israeliano ha lanciato due missili contro una caserma delle forze di sicurezza palestinesi, nella città di Khan Younis, sempre nel sud della Striscia.

Nel frattempo, al Cairo si stanno svolgendo trattative serrate indirette tra palestinesi e israeliani per raggiungere una tregua tra le due parti e per fissare il cessate il fuoco.

Ieri sera è giunta nella capitale egiziana una delegazione allargata di Hamas, guidata dal vice-capo dell’Ufficio politico del movimento, Musa Abu Marzuq, e composta da Mahmud Az-Zahar, Imad al-Alami, Nizar Awadallah, Mohammad Naser e Taher an-Nuno.

Az-Zahar, in una conferenza stampa indetta al Cairo, ha affermato che la delegazione affronterà diverse questioni, tra cui la tregua nella Striscia di Gaza, la pacificazione interna palestinese e il problema dei valichi.

A seguito dell’incontro con il vicepresidente siriano, Faruq al-Shara, svoltosi nella capitale siriana, Damasco, az-Zahar ha dichiarato che “il primo compito di Hamas è fissare la tregua a condizioni che portino alla fine dell’assedio e di tutte le aggressioni, e alla ricostruzione di quanto è stato distrutto dalla guerra sionista. Il secondo compito riguarda la pacificazione interna palestinese”. Az-Zahar ha sottolineato la disponibilità, da parte del suo movimento, a un dialogo interno palestinese che “non si basi sulla collaborazione con Israele oppure sulla rinuncia alla resistenza”.

Il terzo punto riguarda l'apertura dei valichi della Striscia di Gaza, in particolare quello di Rafah.

Per ciò che concerne la tregua, il rappresentante di Hamas ha spiegato che esiste “una sola posizione unitaria delle fazioni palestinesi”.

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