Ucciso a Jenin Ahmed Jarrar, uno dei simboli della resistenza in Cisgiordania

Jenin-Quds Press e PIC. Nella notte tra lunedì e martedì, l’esercito israeliano ha assassinato Ahmed Jarrar, 23 anni, si Burqin, militante delle Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, durante uno scontro armato nella cittadina di Yamon, a nord-ovest di Jenin.

Ahmed Jarrar è stato ucciso durante la notte, dopo che le truppe israeliane avevano invaso Yamon. Secondo la versione israeliana, la vittima aveva con sé una borsa e un M16 prima di essere colpita a morte.

L’esercito di occupazione gli stava dando la caccia da settimane. Tutta la famiglia Jarrar è oggetto di attacchi, uccisioni e arresti da parte di Israele. A metà di gennaio, era trapelata la notizia dell’uccsione di Ahmad, ma la madre aveva smentito. Si trattava del cugino, Ahmad Ismail Jarrar.

Dopo settimane di inseguimenti, lo stato sionista è riuscito ad assassinarlo, in una delle sue consuete e impunite esecuzioni extragiudiziali.

Resistenza, di padre in figlio. Ahmad era orfano di padre, Nasr Jarrar, membro delle brigate al-Qassam, assassinato dall’occupazione israeliana, nel 2002, quando lui aveva 7 anni.
Ahmad è sopravvissuto a diversi tentativi di omicidio, che avevano preso di mira lui e suo padre. Il ragazzino è divenuto adulto e ha seguito le orme di suo padre.
Dopo aver condotto l’operazione in cui un colono israeliano è stato ucciso vicino a Nablus, è tornato al suo lavoro vendendo tende, vestiti e automobili ai clienti. come al solito.

Un terrorista, per Israele. Il portavoce dell’esercito israeliano ha detto che Ahmed Jarrar, che ha identificato come “un terrorista”, in riferimento al suo attivismo anti-occupazione, era ricercato per il suo coinvolgimento nelle sparatorie anti-occupazione a Nablus, il mese scorso.

La resistenza piange la morte di Jarrar. Hamas ha affermato in un comunicato che Jarrar ha rifiutato di arrendersi e ha seguito il percorso di suo padre, “combattendo fino all’ultimo respiro”, e ha aggiunto che il giovane “sarà per sempre un eroe agli occhi del suo popolo”.

Ha poi chiesto “al popolo palestinese in Cisgiordania di intensificare l’Intifada contro l’occupazione israeliana e di vendicare l’assassinio di Jarrar”.

Il Movimento ha concluso affermando che “la resistenza palestinese rimarrà indistruttibile. Migliaia di palestinesi come Ahmad Jarrar sono disposti a sacrificare le loro vite per il bene della loro terra e della loro gente”.