Udienza finale dell’ICJ sull’occupazione israeliana della Palestina

Ramallah – WAFA. La Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha proseguito lunedì con le udienze pubbliche sulle implicazioni legali derivanti dalle politiche e dalle pratiche di Israele nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est.

Le udienze si inseriscono nel quadro della richiesta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per un parere consultivo della Corte internazionale di giustizia sulle conseguenze legali dell’occupazione prolungata di Israele per oltre 57 anni.

Nella sessione mattutina, la Corte ha ascoltato le relazioni dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica, dell’Unione Africana, della Lega degli Stati Arabi, della Turchia e dello Zambia, mentre Spagna, Figi, Maldive e Comore presenteranno le loro relazioni nella sessione serale.

Nel primo giorno di sessioni pubbliche, la Corte ha ascoltato l’arringa dello Stato di Palestina, presentata dal ministro degli Affari esteri e degli espatriati, Riyad al-Maliki, e dal team legale.

Il secondo giorno, la Corte ha ascoltato le relazioni di: Sudafrica, Algeria, Regno dell’Arabia Saudita, Paesi Bassi, Bangladesh, Belize, Bolivia, Brasile e Cile.

Il terzo giorno, la Corte ha ascoltato le relazioni di: Colombia, Cuba, Repubblica Araba d’Egitto, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d’America, Federazione Russa, Francia, Gambia, Guyana e Ungheria.

Il quarto giorno, la Corte ha ascoltato le memorie presentate da: Cina, Iran, Iraq, Irlanda, Giappone, Regno Hashemita di Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Lussemburgo, Malesia e Mauritius.

Il quinto giorno, la Corte ha ascoltato le memorie presentate da: Namibia, Norvegia, Oman, Pakistan, Indonesia, Qatar, Regno Unito, Slovenia, Sudan, Svizzera, Siria e Tunisia hanno presentato memorie alla Corte.

L’11 novembre 2022, la Quarta Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Commissione speciale per le questioni politiche e la decolonizzazione, ha adottato una bozza di risoluzione presentata dallo Stato di Palestina per richiedere un parere legale e consultivo alla Corte internazionale di giustizia sulla natura dell’esistenza dell’occupazione coloniale israeliana nel territorio dello Stato di Palestina, compresa Gerusalemme.