Un cambiamento importante: Israele perde il sostegno dell’India alle Nazioni Unite

The Palestine Chronicle. L’India ha votato a favore di una risoluzione presentata martedì all’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) che chiede un cessate il fuoco immediato a Gaza.

Il voto è considerato un cambiamento importante nell’approccio del Paese dell’Asia meridionale al conflitto.

A ottobre, Nuova Delhi si era astenuta dal voto su una risoluzione giordana che chiedeva una tregua umanitaria, citando la sua “politica di tolleranza zero” verso ciò che è definito terrorismo.

Nel 68° giorno della brutale aggressione israeliana su Gaza, tuttavia, la posizione dell’India è cambiata.

“(La) sfida in questo momento straordinariamente difficile è trovare il giusto equilibrio”, ha detto Ruchira Kamboj, rappresentante permanente dell’India presso l’ONU, mentre pronunciava i suoi commenti sulla votazione.

Kamboj ha insistito sul fatto che la situazione  da risolvere in Medio Oriente ha “molte dimensioni”.

Pur condannando l’operazione militare condotta dal movimento di resistenza palestinese Hamas il 7 ottobre, Kamboj ha sottolineato “l’enorme crisi umanitaria” e la “perdita su larga scala di civili” come motivo di preoccupazione.

Equilibrismo diplomatico.

La rappresentante indiana ha inoltre ribadito che la posizione ufficiale di Nuova Delhi sul conflitto decennale è il raggiungimento di una soluzione a due Stati.

“Accogliamo quindi con favore il fatto”, ha aggiunto, “che la comunità internazionale sia stata in grado di trovare un terreno comune per affrontare le molteplici sfide che la regione si trova ad affrontare in questo momento”.

L’India è stata tra i 153 Paesi che hanno votato a favore della risoluzione, presentata dal Gruppo Arabo e dall’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, che chiedeva anche la protezione dei civili in linea con il diritto internazionale e il rilascio dei prigionieri attualmente trattenuti da Hamas a Gaza.

Il primo ministro indiano di estrema destra Narendra Modi è stato uno dei primi leader mondiali a condannare l’operazione militare di Hamas.

Nelle settimane successive, tuttavia, Modi ha camminato sul filo del rasoio diplomatico riguardo alla questione: ha denunciato le violazioni dei diritti umani nell’assedio israeliano di Gaza, assicurando continui aiuti ai Palestinesi sofferenti e sollecitando una risoluzione diplomatica del conflitto.

(Foto: l primo ministro indiano Narendra Modi. Kremlin, via Wikimedia). Commons).

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli