infopalGenova-InfoPal e API. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha diffuso un messaggio in occasione del 75° anniversario della creazione di Israele, in cui ha parlato di “realizzazione di un sogno”, di terra che fiorisce dal deserto, di grande democrazia, ecc., in relazione allo Stato colonizzatore sionista israeliano. Si tratta di un discorso unilaterale, in pretto stile coloniale, che nega completamente l’esistenza dei nativi palestinesi e della Nakba, disastro, cioè del genocidio e pulizia etnica a loro danno.
La creazione di Israele nella Palestina storica – una terra fiorente e abitata, come dimostra un consistente e documentatissimo archivio storico fotografico, e come registra la Storia millenaria della regione – ha spazzato via centinaia di migliaia di nativi palestinesi, attraverso massacri efferati di intere cittadine e villaggi, attraverso una continua pulizia etnica e espulsioni, e un “genocidio incrementale”, come lo definisce lo storico israeliano Ilan Pappe.
Il linguaggio utilizzato da von der Leyen è tipico del colonialismo europeo dei secoli XIX e XX, che negava ogni diritto all’esistenza delle popolazioni autoctone dei territori che i colonizzatori europei intendevano invadere e sfruttare.
La Presidente parla di Israele come di un “sogno” realizzato, ma non tiene conto del genocidio e della pulizia etnica praticate dalle bande sioniste che, per prime nella Storia contemporanea, fecero uso del terrorismo per ripulire etnicamente la Palestina storica dei suoi abitanti; ignora la tragedia immane che colpì e ancora colpisce la popolazione autoctona; non tiene conto del continuo e mai terminato processo di colonizzazione israeliana dei Territori palestinesi, così come denunciato dalle innumerevoli risoluzione ONU, dalle numerose denunce internazionali, ecc.
Insomma, in quanto rappresentante europea, ella si schiera apertamente e senza mezzi termini con i colonizzatori, negando il diritto e la legalità internazionali così come evidenziati dalla stessa ONU, dimenticando l’esistenza della popolazione nativa di Palestina e della sua tragedia in corso da 75 anni.
La Presidente von der Leyen non rispetta il suo ruolo di rappresentante dell’Unione Europea e delle posizioni europee stesse verso i diritti inalienabili del popolo palestinese, ma parla per se stessa, da una posizione di forza, facendo un danno enorme alla pace mondiale e regionale.
Von der Leyen, in quanto titolare di una funzione e ruolo pubblici e internazionali, dovrebbe documentarsi meglio attraverso l’abbondante materiale storico e giuridico internazionale, prima di sposare la causa di un gruppo a detrimento di un altro.
Crediamo, tuttavia, che questo discorsetto in pretto stile coloniale non sia solo dovuto a mancanza di conoscenza storica da parte della rappresentante europea, e a una visione coloniale ottocentesca, orientalista e suprematista occidentale, ma che rappresenti anche, e forse soprattutto, una risposta chiara, in funzione atlantista, a Cina e a Russia e alle loro posizioni a favore dei diritti palestinesi. La Palestina, pertanto, viene usata come pedina di USA-Europa contro la Cina e Russia.
Qui di seguito alcuni articoli sulle posizioni russa e cinese in relazione alla Palestina.
Russia: misure unilaterali israeliane sono la principale ragione del conflitto con i palestinesi
Israele si lamenta dell’aumento del ruolo cinese nella questione del Medio Oriente a spese degli USA
Ministro degli Esteri cinese afferma di sostenere la Palestina
Messaggio della Presidente von der Leyen:
Archivio storico sulla Palestina:
https://www.birzeit.edu/en/research/birzeit-university-digital-palestinian-archive
https://www.palestine-studies.org/en/node/1635976
https://www.unrwa.org/photo-and-film-archive
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Video:
Primi firmatari della lettera: API, Eu4alquds, Associazione InfoPal…