Il ministro Siyam ha fatto ritorno a Gaza nonostante le minacce israeliane di bloccargli l’ingresso.

Da www.palestine-info.co.uk

Dopo aver passato quasi due settimane in un tour dei paesi arabi e islamici, allo scopo di raccoglierne il sostegno dei governi e dei popoli alla causa della popolazione assediata palestinese, il ministro degli Interni, Said Siyam, è rientrato nella Striscia di Gaza martedì mattina attraverso il valico di Rafah, a dispetto delle ripetute minacce delle autorità di occupazione israeliane di bloccargli l’ingresso o di ucciderlo.

Il ministro dei Trasporti israeliano Shaul Mofaz, infatti, aveva  sollecitato il suo governo a uccidere Siyam e a non lasciarlo tornare rientrare a Gaza. Hamas e il governo dell’Anp avevano promesso che il ministro sarebbe invece ritornato sano e salvo.

Siyam si trovava in visita all’Iran e alla Siria come parte di un progetto del governo dell’Anp volto a rafforzare le relazioni con le nazioni arabe e islamiche.

A Damasco ha incontrato anche il segretario generale di Fatah, Farouk Qaddoumi, con cui ha discusso dell’attuale situazione politica nell’arena palestinese, e si è trovato d’accordo con lui sulla formazione di un governo di unità nazionale basato sul documento di Concordia nazionale come "unica strada che possa far uscire dall’attuale stallo politico".

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