A proposito di abusi: Israele e la sua collaudata tecnica di “proiezione” di ciò che lei fa ai Palestinesi

InfoPal. L’entità genocida sionista utilizza da sempre la collaudata tecnica della “proiezione”: accusa i palestinesi di fare ciò che, in realtà, fa lei. Per esempio, fare a pezzi i bambini e le donne palestinesi, abusare sessualmente di donne e minorenni nelle sue carceri, come è emerso in diverse testimonianze di giovanissimi detenuti amministrativi rilasciati durante l’accordo di scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Nella nostra sezione sui prigionieri politici troverete varie testimonianze, con link a fonti.

L’impianto strutturale, ontologico, dello stato razzista ebraico-sionista non fa mistero del proprio sentirsi “divinamente” autorizzato ad ammazzare, stuprare, distruggere e devastare il “nemico”, cioè la popolazione autoctona, nativa, di Palestina.

E’ notizia di questi giorni, come riporta Quds News in un post su Telegram, che il rabbino capo militare israeliano ha suscitato indignazione con scritti sulla difesa di Israele mediante lo “stupro delle donne”. “La nomina di Eyal Karim – scrive Quds News – a rabbino capo militare israeliano ha scatenato uno scandalo a causa dei suoi scritti passati che permettevano ai soldati di violentare le donne durante la guerra. Nonostante ciò, 150 rabbini sionisti sono venuti in sua difesa, sostenendo che contestare la sua nomina sulla base delle sue ‘posizioni legittime nella Torah’ avrebbe gravi conseguenze per il mondo della Torah in Israele e per le Forze di Difesa israeliane. Karim, ora generale di brigata, ricopre una posizione di rilievo offrendo guida spirituale ai soldati israeliani coinvolti nel terrorizzare Gaza”.

Dunque, mentre da parte israeliana si commettono crimini di guerra, con migliaia di donne e bambini uccisi e feriti, donne e ragazzini imprigionati, torturati e abusati – il tutto con la benedizione di certi rabbini -, la propaganda israeliana inventa menzogne e le diffonde attraverso i suoi alleati e sponsor di fiducia, gli Stati Uniti d’America, noti per aver esportato le stesse pratiche nei Paesi da loro “democratizzati” a suon di bombe e omicidi di massa.

In realtà Israele è arrabbiatissima per la popolarità di cui gode Hamas in particolare, e la Resistenza palestinese in generale, in tutto l’Est e Sud Globali (ma anche in molta parte delle popolazioni dell’Occidente minoritario), sia per la difesa dei compatrioti palestinesi sia a seguito del trattamento umano verso i prigionieri catturati a Gaza e delle positive testimonianze di quelli rilasciati. Dunque, Tel Aviv si sta aggrappando sui vetri, tentando l’impossibile per delegittimare la Resistenza palestinese, accusandola prima di decapitare i bambini israeliani, e poi, dopo documentate smentite arrivate da analisti di tutto il mondo, di aver commesso stupri, il 7 ottobre. Anche questa è un’altra bufala, una fake-news confezionata dagli esperti della propaganda e della menzogna di guerra sionista.

Ovviamente tale narrazione fraudolenta è utilizzata da governi e media occidentali per continuare a sostenere i crimini israeliani contro la popolazione civile nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Diciamo che è la loro “motivazione morale”, un po’ come le bugie sulle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein o le incubatrici scollegate con i neonati lasciati a morire (cosa che ha invece fatto Israele a Gaza) o gli stupri di massa attribuiti all’esercito nazionale di Muammar Gheddafi durante la “primavera NATO” del 2011. Insomma, si tratta della consolidata “fabbrica del consenso” alle guerre coloniali occidento-israeliane a danno dei popoli da assoggettare, sfruttare, sterminare.

Al proposito, Hamas ha denunciato duramente il presidente USA Joe Biden per aver adottato tale narrazione israeliana.

In una dichiarazione di martedì, Hamas ha affermato che le accuse di violenza sessuale mosse da Biden contro i combattenti della Resistenza, “riflettono il suo declino morale e la sua adozione della propaganda israeliana”.

Ha aggiunto che Biden “dovrebbe avere un livello minimo di obiettività ed evitare di ripetere accuse vuote e infondate e di adottare una propaganda sionista a buon mercato.

“Ripetere una menzogna così palese è un comportamento sionista volto a coprire la pulizia etnica e i crimini di genocidio commessi dall’esercito criminale nazista contro il nostro popolo, con la copertura e le armi americane”.

Si tratta, sostiene il Movimento, “di un tentativo di fuorviare l’opinione pubblica dopo che il mondo ha visto il buon trattamento che i detenuti hanno ricevuto dalla resistenza”, e ha invitato i media internazionali “a schierarsi con la verità e a sfatare le nuove affermazioni sioniste-americane contro la resistenza palestinese, come hanno fatto in precedenza quando hanno denunciato le bugie sulla decapitazione dei bambini e sull’utilizzo dell’ospedale Al-Shifa come centro di comando e controllo”.

Ora, i cittadini occidentali dovrebbero ormai essere immunizzati alle menzogne di politici e media asserviti al Potere Egemonico, di cui Israele e la sua Lobby sono co-emissari, sennonché qui entrano in gioco altri fattori, come il razzismo, il suprematismo bianco occidento-centrico, il colonialismo