Attivisti ed impiegati protestano contro la conferenza “Google Cloud” ed il legame dell’azienda con l’Apartheid israeliano

Washington. Centinaia di dipendenti di Google e di attivisti e sostenitori dei diritti dei palestinesi hanno partecipato ad una manifestazione a San Francisco, in California, in solidarietà con il popolo palestinese e per protestare contro lo svolgimento della conferenza annuale Google Cloud Next.

I partecipanti alla manifestazione, organizzata mercoledì da un’ampia coalizione di diverse organizzazioni che sostengono i diritti dei palestinesi, hanno usato bandiere palestinesi e striscioni che chiedevano di porre fine al contratto dell’azienda con il governo e l’esercito israeliani.

Alcuni manifestanti si sono incatenati fuori dalla conferenza, nel centro di San Francisco, come gesto di disobbedienza civile pacifica.

In una dichiarazione rilasciata dagli organizzatori della manifestazione si legge che “la tecnologia di Google non viene utilizzata per ispirare e innovare. Al contrario, alimenta i servizi di sicurezza israeliani, consente e rafforza l’Apartheid, la violenza di Stato, l’occupazione e la confisca delle terre, attraverso un contratto molto lucrativo del valore di miliardi di dollari con il governo e l’esercito israeliani”.

“Sono molto preoccupato che Google non abbia scrupoli a lavorare con il governo israeliano”, ha dichiarato Joshua Marxen, un ingegnere software di Google Cloud che ha contribuito all’organizzazione della protesta. “Google non ci ha dato alcun motivo per fidarci”.

(Fonte: WAFA).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.