Conferenza Internazionale su Resistenza Non-Violenta nei Territori occupati palestinesi. 18-20 aprile.

Centinaia di attivisti palestinesi della "resistenza non-violenta" provenienti da tutta la West Bank si sono incontrati nella scuola del villaggio di Bil’in, nei pressi di Ramallah, per discutere una "campagna nazionale e internazionale strategica" per una resistenza non-violenta all’occupazione israeliana della terra palestinese".

In un comunicato stampa, l’International Solidarity Movement (ISM) ha annunciato che l’incontro aveva lo scopo di porre le basi per una "Conferenza internazionale" da svolgersi a Bil’in il 18-20 aprile. La conferenza si concentrerà sui metodi per "diffondere la resistenza non-violenta alle ingiustizie che i palestinesi soffrono: terre confiscate, demolizione di case, checkpoint e prigioni dietro al Muro".

Bil’in ha perso il 60% della sua terra a causa del Muro di separazione in costruzione. Tutti i venerdì, negli ultimi due anni, palestinesi, israeliani e attivisti di pace internazionale si radunano per protestare contro la costruzione del Muro.

Gli organizzatori hanno invitato alla Conferenza Internazionale alcuni portavoce: Azmi Bishara, parlamentare arabo alla Knesset israeliana; Mairead Corrigan Maguire, premio nobel per la pace irlandese; Ilan Pappe, scrittore di "La pulizia etnica della Palestina"; Luisa Morgantini, vice-presidente del Parlamento Europeo; Stéphane Hessel, ex ambasciatrice francese; Jean-Claude Lefort, parlamentare francese; Amira Haas, giornalista e scrittrice israeliana; Sam Bahour, attivista palestinese; un rappresentante del Comitato Popolare di Bil’in.

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