Forze israeliane uccidono palestinese a Silwad

Cisgiordania – Middle East Eye e Wafa. Le forze israeliane hanno sparato ad un palestinese, domenica mattina, vicino alla città occupata di Silwad, in Cisgiordania, uccidendolo e portando a 11 il bilancio delle vittime dei palestinesi uccisi, questa settimana.

Testimoni oculari hanno affermato che i soldati israeliani che presidiavano un posto di blocco temporaneo all’ingresso occidentale della città hanno sparato ad Ahmed Abdel-Jalil Kahla, 45 anni, a distanza ravvicinata, dopo averlo costretto a uscire dalla sua auto a seguito di un alterco verbale, secondo quanto affermato dall’agenzia stampa statale palestinese Wafa.

Il ministero della Salute palestinese ha riferito che Kahla è stato colpito al collo con una munizione letale ed è morto poco dopo in ospedale, a Ramallah.

L’esercito israeliano aveva inizialmente affermato di aver ucciso un palestinese che si era avvicinato al posto di blocco, situato vicino alla colonia israeliana di Ofra, agitando un coltello contro i soldati, che a loro volta gli hanno sparato.

Successivamente ha modificato la sua dichiarazione, affermando che un “veicolo sospetto si era rifiutato di fermarsi per un’ispezione di routine” e che le sue forze “hanno utilizzato i mezzi di dispersione antisommossa per trattenere uno dei sospetti nel veicolo”.

Il portavoce dell’esercito israeliano ha affermato che i soldati hanno sparato a Kahla mentre cercava di impadronirsi di una delle armi del soldato.

Testimoni oculari hanno riferito che Kahla non aveva intenzione di effettuare un attacco con il coltello, aggiungendo che i soldati hanno sparato una granata stordente verso la congestione del traffico, che si era formata a causa del posto di blocco, e uno di queste ha colpito l’auto di Kahla.

Un automobilista ha dichiarato a Reuters che Kahla ha poi iniziato a urlare contro i soldati, e quando si sono avvicinati alla sua auto e hanno usato spray al peperoncino, è sceso, si è scontrato con loro ed è stato colpito.

Testimoni oculari hanno anche smentito le notizie israeliane secondo cui l’incidente è avvenuto durante uno scontro in cui i palestinesi stavano lanciando pietre contro i soldati, aggiungendo che Kahla stava guidando con suo figlio di 18 anni, Qusai.

“I soldati sono arrivati, hanno spruzzato spray al peperoncino sul mio viso e mi hanno tirato fuori dall’auto”, ha dichiarato Qusai all’AFP nella casa di famiglia, a Rammun.

“Non so cosa sia successo dopo”, ha detto. “Ho saputo da mio zio che mio padre è stato ucciso”.

Decine di palestinesi si sono uniti ai funerali di Kahla, domenica, ha scritto un corrispondente dell’AFP, con alcune richieste di vendetta.

Il ministero degli Esteri palestinese ha definito l’uccisione di Kahla una “esecuzione atroce”, aggiungendo che il nuovo governo di destra israeliano ha reso “facile per i soldati uccidere qualsiasi palestinese senza che rappresenti un pericolo per loro”.

Le forze israeliane hanno ucciso tre palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, nei giorni scorsi.

Dall’inizio dell’anno, le forze israeliane hanno ucciso 15 palestinesi, tra cui tre bambini, nella Gerusalemme Est occupata ed in Cisgiordania.

Almeno 167 persone sono state uccise l’anno scorso nei Territori Palestinesi Occupati, il più alto numero di vittime dalla Seconda Intifada.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.