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Gaza-InfoPal. Prosegue per il 69° giorno il genocidio israelo-statunitense-europeo contro la Striscia di Gaza.
Aerei da guerra dell’occupazione israeliana hanno bombardato questa mattina un isolato residenziale a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.
Ieri sera, mercoledì, attacchi aerei israeliani hanno ucciso sei palestinesi e ne hanno feriti a decine dopo aver bombardato una scuola che ospitava sfollati nella zona di Burj al-Shaikh Radwan nella città di Gaza.
Nelle ultime 24 ore, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno commesso decine di massacri nella Striscia di Gaza, che hanno provocato l’uccisione di oltre 196 civili e il ferimento di 499, ha rivelato mercoledì il ministero della Sanità palestinese.
In una conferenza stampa, il portavoce del ministero della Sanità, Ashraf al-Qudra, ha sottolineato che sono ancora numerose le vittime sepolte sotto le macerie delle case o che giacciono sulle strade.
Al-Qudra ha dichiarato ai giornalisti che il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani è salito a 18.608 morti e a 50.594 feriti.
Ospedali sotto assedio israeliano.
Il portavoce ha affermato che le IOF hanno continuato a imprigionare il personale medico dell’ospedale Kamal Adwan, compreso il direttore dell’ospedale, il dottor Ahmed Al-Kahlot, e ne hanno rilasciato alcuni, a cui hanno poi sparato, ferendone cinque.
Al-Qudra ha espresso preoccupazione per la sorte di 12 bambini in unità di cura che sono stati lasciati soli senza latte o attrezzature mediche.
Ha inoltre aggiunto che le forze israeliane hanno anche rafforzato l’assedio all’ospedale Al-Awda, nel timore dello scenario dell’ospedale Kamal Adwan, dello Shifa e dell’Indonesiano.
Ha anche detto che i pazienti e i civili all’interno dell’ospedale Al-Awda, che è sotto assedio e attacco israeliano, sono privati di acqua, cibo ed elettricità, mentre le forze israeliane impediscono l’evacuazione di eventuali pazienti o cittadini feriti.
Esecuzioni di donne e bambini: assassini ontologici.
Testimoni affermano che un certo numero di palestinesi, tra cui donne, bambini e neonati, sono stati giustiziati dalle forze israeliane mentre si rifugiavano all’interno di una scuola dell’UNRWA nel nord di Gaza.
Testimoni oculari riferiscono di orribili esecuzioni di palestinesi sfollati, compresi bambini, che si rifugiavano nella scuola Shadia Abu Ghazaleh, nel nord della Striscia di Gaza.
Almeno 15 corpi sono stati recuperati dalla scuola Shadia Abu Ghazaleh nel campo di Jabalya dopo che i soldati israeliani si erano ritirati dall’area.
I filmati di Al-Jazeera mostrano le conseguenze del massacro, in cui donne, bambini e neonati uccisi “in stile esecuzione” dai soldati israeliani, secondo testimoni oculari.
“I soldati israeliani sono entrati e hanno aperto il fuoco su di loro. Hanno preso tutti gli uomini, poi sono entrati nelle aule e hanno aperto il fuoco su una donna e su tutti i bambini che erano con lei, compresi i neonati”.
“Tutti quelli che si trovavano negli edifici sono stati giustiziati a bruciapelo. I soldati israeliani hanno aperto il fuoco su di loro. Molte famiglie sono venute a cercare i loro figli. Li hanno trovati tutti uccisi. Sono stati tutti uccisi, giustiziati”.
Foto e video.
Paramedici soccorrono una donna ferita che era rimasta intrappolata all’interno di un’ambulanza durante l’inondazione dovuta alle forti piogge nel campo profughi di Jabalya, nella Striscia di Gaza.
La bambina Haya Ashqar ha perso 21 membri della famiglia nei bombardamenti israeliani su Gaza ed è ora rimasta sola.
(Fonti: Quds Press, Quds News network, PIC, ministero della Salute di Gaza; credits foto e video: Quds News network, Quds Press, ministero della Salute di Gaza e singoli autori).
Per i precedenti aggiornamenti:
https://www.infopal.it/category/operazione-spade-di-ferro-genocidio-a-gaza/
https://www.infopal.it/category/ciclone-al-aqsa/